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Pescara

Sul lungofiume di Pescara “una pista dell’orrore”-FOTO

Sayonara Tortoreto

Pescara. “La pista ciclabile che accarezza il parco fluviale del fiume Pescara ridotta a immensa discarica di ogni rifiuto, luogo di consumo per avventori e prostitute, ma soprattutto luogo di consumo di eroina, visto il tappeto di siringhe a terra sistematicamente senza cappuccio”.

Ad affermarlo è il consigliere comunale Di Pillo, Lista Pettinari Sindaco, che parla di “Un luogo dell’orrore, che si replica nelle gallerie che dovrebbero essere chiuse con delle paratie, evitando l’inabissamento della vicina Via Aterno”.

“Lastre di onduline di amianto sgretolate, sono in bella vista nella zanella che confina con l’asse attrezzato, garantendo all’atleta che si allega, al tossicodipendente che si droga, alla prostituta che si apparta con il proprio avventore, il rischio concreto di contrarre fra qualche anno l’asbestosi, tumore subdolo che letteralmente toglie il fiato”, aggiunge Di Pillo, “Una pluriproblematicità che identifica questo luogo, come uno dei peggiori della città, e che forse nessuno concretamente vuole cambiare”.

“C’è bisogno di un ambizioso progetto di riqualificazione che permetta a quei luoghi, di poter diventare il fiore all’occhiello della città, garantendo sicurezza, pulizia e soprattutto respirando aria pulita e non ipotizzando un possibile cancro fra 10 anni. Un parco a pochi metri dal ponte Flaiano, stuzzica l’idea di poter trasformare un luogo di disperazione, in un posto a misura di bambini e ragazzi, e che invece è in totale e pieno abbandono”, conclude il consigliere d’opposizione.

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