“I 720 milioni di euro stanziati negli ultimi 5 anni sono il chiaro segnale dell’impegno del sottoscritto e del governo regionale Marsilio sul tema dell’acqua e della crisi idrica che sempre più sta attanagliando l’Italia e l’Abruzzo” – lo ha dichiarato il vicepresidente della giunta regionale con delega al Sistema Idrico Integrato e all’Agricoltura Emanuele Imprudente a margine dei lavori della Commissione Vigilanza del Consiglio regionale appositamente convocata sul punto “Crisi idrica estate 2024 nella regione Abruzzo”.
Un momento di confronto a tutto tondo sul tema della carenza idrica con i consiglieri regionali e gli addetti ai lavori appositamente auditi per riferire delle misure intraprese e finalizzate a preservare e gestire la risorsa idrica, per le quali il Vicepresidente Imprudente ha sollecitato tutti i soggetti preposti a intensificare gli sforzi per completare la realizzazione degli interventi finanziati, pur riconoscendone la complessità e le difficoltà nell’ultimazione delle opere che necessitano delle necessarie tempistiche. “Abbiamo anche costituito una apposita Cabina di regia per il monitoraggio delle emergenze e per l’attuazione dei progetti finanziati” – prosegue Imprudente.
Nel dettaglio il Vicepresidente Imprudente, dopo aver riferito in merito all’attivazione sin da maggio di tutte le misure straordinarie di attingimento e captazione in deroga delle fonti idriche e dei pozzi di emergenza (pozzo situato in località Villa Lempa nel Comune di Civitella del Tronto (TE); prelievo dal fiume Trigno, mediante la traversa in località Pietrafracida nel comune di Lentella (CH); attingimento dal pozzo n. 9 San Rocco, nel comune di Bussi sul Tirino (PE); prelievo dalle condotte di Enel in località Venaquila nel Comune di Montorio al Vomano (TE); emungimento di acqua dagli esistenti pozzi di emergenza ubicati in via della Repubblica a Bussi sul Tirino (PE)), ha fornito i seguenti dati riferiti agli stanziamenti operati dalla Regione Abruzzo dal 2019 in poi e destinati ai vari settori:
Idrico-potabile 380,6 milioni
Messa in sicurezza acquifero Gran Sasso; interventi urgenti di potenziamento, adeguamento, ristrutturazione reti acquedottistiche; riduzione delle perdite delle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e monitoraggio delle reti; realizzazione serbatoi di accumulo e reti interne distributrici nei comuni; creazione e popolamento di un sistema informativo generale delle acque; realizzazione bacini idrici ed opere idrauliche annesse; contributi per acquisto ed installazione di impianti autoclave a servizio di edifici destinati a civile abitazione;
Depurativo 43 milioni
Adeguamento, potenziamento e revamping impianti di depurazione e collettori fognari, lavori regimazione acque bianche, sistemazione fosse Imhoff;
Contratti di Fiume 38,3 milioni
Finanziamento progettazione dei Piani d’Azione e dei progetti di fattibilità tecnica-economica dei quadri strategici dei Contratti di Fiume e successivo finanziamento dei Piani d’azione;
Irriguo 248,8 milioni
Messa in sicurezza ed adeguamento delle condotte irrigue consortili; aumento delle condizioni di sicurezza, adeguamento impiantistica e upgrade tecnologico; recupero capacità bacini ed invasi; rifacimento e implementazione dei sistemi di telecontrollo e misura dei volumi idrici sugli impianti di sollevamento; digitalizzazione, monitoraggio e efficientamento idrico ed energetico delle reti irrigue consortili; manutenzione straordinaria e messa in sicurezza Diga di Penne; realizzazione rete irrigua a pressione a servizio dell’intera piana del Fucino;
Industriale 8,6 milioni
Riefficientamento opere di derivazione e trattamento acque impianti industriali e depuratori a servizio delle zone industriali; revamping impianto produzione di acqua ad uso industriale; lavori separazione trattamenti dei reflui civili e industriali.
“Il tema dell’emergenza idrica assorbe gran parte della cronaca e delle istanze politiche in questo periodo dell’anno – conclude Imprudente – ma siamo sempre stati ben consci che è un problema che va affrontato senza soluzione di continuità e attraverso un approccio di sistema non legato alle contingenze, tra l’altro sempre più critiche. Finora, durante il mio mandato di assessore al sistema idrico integrato e all’agricoltura, abbiamo finanziato e in parte realizzato interventi ad ampio raggio, e continueremo con le opportunità offerte da PNRR e PNIISSI, sui quali siamo presenti come Abruzzo, per ridurre le perdite nella rete idrica, per potenziare il sistema irriguo fondamentale per il comparto agricolo, per efficientare il sistema depurativo e, in ultimo, per strutturare i contratti di fiume”.