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Teramo

Carenza di personale, bufera politica sulla Polizia Locale di Roseto

Dopo le dichiarazioni del Comandante Grippo

Sayonara Tortoreto

Le dichiarazioni che il comandante della Polizia Locale di Roseto degli Abruzzi, Ernesto Grippo, ha rilasciato ad un quotidiano locale sulla carenza di personale del Corpo, hanno sollevato una vera e propria bufera politica.

 

Il Comandante avrebbe letteralmente dichiarato che “la polizia locale a Roseto non esiste”, accusando sia l’amministrazione attuale che quella precedente.

PARTITO DEMOCRATICO. “Comprendiamo e condividiamo le preoccupazioni del comandante riguardo alla grave carenza di mezzi e di personale che affligge il servizio di polizia locale. Tuttavia, riteniamo inopportuno e deontologicamente scorretto che il comandante esprima giudizi politici, sia sulle precedenti amministrazioni che egli condanna, sia sull’attuale amministrazione che egli attacca, unica responsabile della situazione.

Desideriamo inoltre informare il comandante Grippo che l’aumento del numero dei vigili urbani da sette a nove durante il suo servizio non è né merito suo né del sindaco Nugnes, ma della precedente amministrazione. Nonostante i problemi di bilancio e i divieti dovuti al blocco dei concorsi, le precedenti amministrazioni hanno avviato le procedure per ovviare alle carenze di organico dovute ai numerosi pensionamenti, riuscendo a predisporre i concorsi per i due vigili assunti, senza poterli espletare a causa delle restrizioni normative legate al Covid.

È importante sottolineare che il sindaco Nugnes non è stato in grado di pubblicare in tempo il bando per i vigili avventizi estivi, che infatti è andato deserto.

Infine, vorremmo ricordare al comandante Grippo che la carenza di personale nell’organico della polizia locale è un problema che affligge l’attuale amministrazione Nugnes, così come affliggeva le precedenti amministrazioni del sindaco Di Girolamo e del sindaco Pavone, il quale, insieme al suo gruppo, ha rilevante autorità anche nell’attuale maggioranza. Poiché riteniamo verosimile che il comandante Grippo fosse al corrente di questa situazione prima di accettare l’incarico, non comprendiamo le ragioni per cui abbia accettato di trasferirsi a Roseto, per poi lamentarsi con l’acredine che traspare dalle sue dichiarazioni.

FRATELLI D’ITALIA ROSETO esprime preoccupazione per le dichiarazioni rilasciate dal comandante della Polizia Locale, Ernesto Grippo, e “per l’imbarazzante gestione della sicurezza cittadina da parte dell’amministrazione guidata dal sindaco Mario Nugnes. È inaccettabile che la sicurezza dei cittadini rosetani sia messa a repentaglio a causa di un evidente scollamento tra chi dovrebbe garantire ordine e legalità e chi dovrebbe guidare con fermezza e competenza l’azione amministrativa”.

“Le affermazioni del comandante Grippo, pubblicate il 9 agosto 2024 su “Il Centro”, gettano un’ombra gravissima sulla capacità della nostra città di rispondere alle sfide quotidiane in materia di sicurezza. Grippo denuncia apertamente lo stato comatoso in cui versa il corpo della Polizia Locale, ridotto a soli 11 uomini, ben lontano dai 34 previsti dalla legge regionale. È troppo facile, adesso, dire che il deficit di organico, che si riflette inevitabilmente sulla capacità operativa degli agenti, sia il risultato di anni di abbandono e di scelte amministrative sbagliate. Ma la cosa più inquietante è che, nonostante le parole di Grippo, non possiamo esimerci dal sottolineare la sua stessa responsabilità nel declino di un corpo che, come lui stesso dichiara, “non esiste”” dichiara Francesco Di Giuseppe, capogruppo di FDI in consiglio comunale.

“Ci chiediamo: dov’era il comandante Grippo quando si trattava di intervenire per arginare questo disastro? E soprattutto, dov’è stata l’amministrazione Nugnes, che ha affidato a lui, lodandolo in ogni circostanza, il compito di riformare un corpo già in difficoltà, senza però fornirgli gli strumenti necessari per riuscirci? L’accusa reciproca tra il comandante e l’amministrazione è una triste dimostrazione di un gioco di potere che rischia di avere conseguenze devastanti per la nostra comunità. Non è ammissibile che le divergenze tra la Polizia Locale e l’amministrazione comunale si traducano in un vuoto di potere che lascia Roseto in balia dell’insicurezza e del disordine.

Non possiamo dimenticare che l’amministrazione Nugnes, al suo insediamento, aveva promesso un cambiamento radicale nella gestione della sicurezza e dell’ordine pubblico. Ma quelle promesse sono rimaste lettera morta. Non solo non è stato potenziato il corpo della Polizia Locale, ma addirittura si è proceduto a una gestione approssimativa e incoerente delle poche risorse disponibili. A cosa servono gli agenti se non hanno i mezzi per operare? A cosa serve un comandante se non riesce a imporsi come figura autorevole e capace di far rispettare la legge? E a cosa serve un sindaco che non è in grado di coordinare e sostenere il lavoro del suo comandante?” conclude Di Giuseppe.

Interviene sull’argomento anche il coordinatore cittadino di FDI Umberto Valentini “Le affermazioni di Grippo che puntano il dito contro le precedenti amministrazioni non possono essere accettate come giustificazione. Se è vero che il degrado della Polizia Locale è un problema ereditato, è altrettanto vero che l’amministrazione Nugnes ha avuto tutto il tempo per intervenire e non lo ha fatto, preferendo invece dedicarsi a provvedimenti impopolari come il posizionamento dei T-Red o la gestione dei parcheggi a pagamento, pensando solo a strumenti per fare cassa e che hanno generato solo ulteriori disagi ai cittadini senza apportare alcun reale miglioramento all’ordine pubblico”.

Fratelli d’Italia Roseto ritiene che “questa situazione sia diventata ormai insostenibile. La sicurezza dei cittadini non può essere sacrificata sull’altare dei contrasti interni tra amministrazione e Polizia Locale. Se il comandante Grippo ritiene che il corpo che dirige “non esiste”, e se il sindaco Nugnes non è in grado di affrontare questa crisi, allora è il momento di trarre le dovute conseguenze e di lasciare spazio a chi ha realmente a cuore il futuro della nostra città.

Esigiamo che l’amministrazione comunale agisca immediatamente per risolvere questa frattura interna che sta mettendo in ginocchio la sicurezza di Roseto. La nostra comunità ha diritto a un’amministrazione capace di garantire protezione, ordine e tranquillità, e non può più tollerare che le inefficienze di chi governa ricadano sulle spalle dei cittadini. Il tempo delle scuse è finito: è ora di agire con determinazione e competenza.

Fratelli d’Italia Roseto continuerà a essere in prima linea nella denuncia di queste gravi carenze e nel difendere i diritti dei cittadini. La sicurezza non può essere un terreno di scontro tra poteri, ma deve tornare al centro dell’agenda politica, con soluzioni concrete e immediate. Se l’amministrazione Nugnes non è in grado di farlo, allora è giunto il momento che faccia un passo indietro e lasci spazio a chi è davvero pronto a prendersi cura di Roseto”, conclude Valentini.

GIUSEPPE BELLACHIOMA (AZIONE POLITICA, IDENTITA’ CULTURALE ROSETANA). “Quello che era già sotto gli occhi di tutti i cittadini rosetani e dei (pochi ad onor del vero) turisti
presenti, ossia la grave situazione di organico e di mezzi in cui si trova la polizia locale, è stata
come detto, certificata dalle sorprendenti affermazioni del Comandante.

Sorprendono perché quest’ultimo, fortemente voluto dall’attuale amministrazione, oltre ad
attaccare chi ha preceduto il Sindaco Nugnes rivolge al medesimo la critica più feroce. Affermare, come ha fatto, che “non c’è nessuna intenzione di crescita e sviluppo del comando”
e farlo pubblicamente significa che, probabilmente, le richieste rivolte fino ad oggi in maniera
riservata non hanno trovato accoglimento. Tra l’altro l’attacco a questa amministrazione è
ancora più forte quando cerca di riversare le responsabilità sul passato, dimenticandosi che,
la golden share dell’attuale, l’ha in mano il consigliere Enio Pavone.

Rammarica dover constatare come l’unico aspetto positivo evidenziato nell’intervista siano i
numeri dell’attività sanzionatoria, i cui ricavi tra l’altro dovrebbero finire proprio nei capitoli utili
anche alla Polizia Locale.

In questa confusionaria situazione, emerge, quindi, con forte chiarezza come la svolta
propagandata in campagna elettorale – anche in questo settore – sia totalmente mancata. Occorre un cambio di passo che, per forza di cose, deve coincidere con una apposizione di
risorse ed uomini che ad oggi non c’è stato e che non può prescindere da scelte fatte a monte,
anche e soprattutto in fase di bilancio preventivo, attraverso le quali destinare somme ad un
settore fondamentale per la civile convivenza di una città come Roseto degli Abruzzi”.

“Roseto offesa persino dal comandante della Polizia Municipale” commentano i consiglieri Teresa Ginoble e Nicola Petrini.

“Era il dicembre 2022 quando, con la solita pomposità tipica della comunicazione ufficiale di questa maggioranza, il sindaco Nugnes annunciava la SVOLTA sul tema della sicurezza dando il benvenuto ad Ernesto Grippo, posto alla guida del comando di Polizia locale. Con le sue parole il primo cittadino diede uno schiaffo morale a tutti, annunciando l’aumento del livello di controlli sul territorio e la vicinanza alle esigenze della cittadinanza. Oggi però è proprio Nugnes a ricevere un sonoro schiaffo in faccia da Grippo, il quale, senza mezzi termini, punta il dito contro le scelte amministrative” aggiungono i due consiglieri.

“Eppure, questo Comandante è stato fortemente voluto dall’amministrazione Azionista ed è proprio ai suoi sostenitori che adesso il capo della polizia municipale volta le spalle, con accuse pesanti che oltrepassano la sfera lavorativa ed entrano a gamba tesa in quella politica. Una luna di miele giunta al termine? Sembrerebbe proprio di si, senza contare che comunque, dal suo arrivo in città, il comandante non è stato mai visto in giro per il territorio con indosso la divisa” precisano Ginoble e Petrini.

“Grippo conosceva bene le condizioni in cui si trovava il comando al momento del suo arrivo, eppure non si è tirato indietro e ha assecondato la volontà di questa amministrazione. Ora le sue lamentele stridono con la decisione assunta e ci portano a pensare che forse stia già pensando a ricollocarsi altrove. Registriamo un ennesimo fallimento dell’amministrazione Nugnes. Se non si fossero assunti il comandante e il suo vice sarebbe stato possibile assumere al loro posto vigili a tempo indeterminato, magari proprio di Roseto” proseguono i due consiglieri di minoranza.

“Noi siamo seriamente preoccupati per il futuro di questa città. In due anni e mezzo di guida Nugnes il declino avanza su tutti i fronti ed è inutile che la maggioranza continui ad incensarsi con tagli di nastro, fasce addosso e calici in alto: Roseto ha bisogno, ora più che mai, di serietà, di competenze, di visione, di lungimiranza e soprattutto di amore nei suoi confronti. E tutti questi valori non appartengono di certo né al sindaco Nugnes né alla sua compagine politica” concludono Ginoble e Petrini.

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