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Teramo

Alba Adriatica, sistema turistico e movida. L’intervento dell’assessore Tribuiani

Spesso si gioca al massacro per denigrare la città

Sayonara Tortoreto

Alba Adriatica. “Questo sistema turistico non è da rottamare come qualcuno continua, costantemente, a dire. Va rinnovato, progressivamente, agganciandolo alle tendenze del mercato con una promozione mirata, che la Regione ha quasi dimenticato per questo angolo di provincia”.

E poi ancora: “nessuno nasconde la testa sotto la sabbia. Anzi è preoccupato di un calo nelle presenze. Ma i dati non sono quelli catastrofici snocciolati da taluni. I calcoli saranno fatti alla fine della stagione e li analizzeremo nel dettaglio”.
Paolo Tribuiani, assessore al turismo al Comune di Alba Adriatica fa la sua analisi. E la fa alla vigilia del periodo di maggiore afflusso turistico spaziando su vari aspetti. Dalle presenze turistiche e dai dati, generalizzati, di un calo importante nei primi due mesi dell’estate, dal fenomeno della movida e dai rapporti con sindacati e associazioni di categoria.

Presenze turistiche. “Ascolto numeri e previsioni verso la catastrofe per quanto concerne le presenze nella nostra cittadina”, sottolinea Tribuiani. ” A giugno, per esempio, che è l’unico mese del quale si dispongono dati ufficiali, si registra un calo del 15%, non del 30% come dice qualcuno. Il dato, in ogni caso ci preoccupa e le ragioni sono tante e saranno oggetto di analisi approfondita. Mi capita di confrontarmi e parlare con tanti operatori. Sui consumi, per esempio, c’è chi parla di calo, altri di un incremento. Di certo c’è un aspetto: l’attività di promozione per la provincia di Teramo, da parte della Regione, si è stagnata, quasi a voler colmare un gap con gli altri territori. Invece la provincia di Teramo, e parliamo di mare e montagna, deve avere maggiore attenzione mentre si registra un calo, generale, di presenze. E poi io non sottovaluterei nemmeno il problema erosione, che oramai interessa oltre un km del nostro litorale e c’è chi preferisce spostarsi al mare nelle località limitrofe”.

Modello turistico. “Sento parlare di modello turistico da rottamare”, prosegue Tribuiani, “invece non è così, piuttosto va rinnovato. E poi sulla questione dei prezzi io vorrei favorire una riflessione. Lo zoccolo duro del nostro turismo, che è fatto di famiglie, rimane ed è quello che fa la differenza. Il discorso dei costi non può essere sottaciuto. Capisco i rincari delle materie prime e il costo del lavoro. Ma i feedback che abbiamo attraverso l’ufficio Iat, da parte dei turisti, che parlano spesso di aumenti spropositati. Se a Milano Marittima si fanno politiche per contenere i prezzi dei servizi in spiaggia a 20 euro, massimo al giorno, anche a queste latitudini dovremmo farci due domande”.

Movida e turismo giovanile. Le forme di degenerazione giovanile, ad Alba Adriatica (ma non solo) rappresentano un fattore. Ma quello che accade è un fenomeno sociale, non certo circoscritto alla nostra cittadina, che va affrontato e risolto e non strumentalizzato politicamente. Questo non lo accetto, quasi che solo ad Alba Adriatica si verificano tali fenomeni. E’ un turismo che non vogliamo e che non ci appartiene, perché le nostre caratteristiche sono altre. Ci si accusa di immobilismo, invece non è così. Il rispetto delle regole deve riguardare tutti e anche da parte degli operatori. Il 98% lo rispetta, ma una piccola parte rischia di vanificare il tutto, come spesso accade. L’amministrazione, fino ad ora, ha fatto tutto quello che era nelle sue capacità: dagli orari, alle ordinanze, ai divieti e ai controlli amministrativi. Ma c’è chi continua a non rispettare orari e divieti di vendita di alcol ai minorenni. E poi ci sono i controlli delle forze dell’ordine, che ci sono, anche con l’emissioni di provvedimenti di natura amministrativa.

Politica e social. Per Tribuiani c’è un gioco al massacro, intriso di politica, sui social e ci cerca di denigrare la cittadina. “Queste cose accadono solo ad Alba Adriatica, ” e capita che sono gli stessi operatori ad aprire polemiche sui social. Nessuno nasconde il problema della sicurezza e della degenerazione della movida e dei danni al patrimonio pubblico. Noi siamo per l’ascolto e per affrontare i problemi insieme, con le istituzioni: in questa maniera a rimetterci è anche la città. E da parte nostra nel cartellone degli eventi abbiamo privilegiato iniziative per famiglie e non certo proponendo spettacoli per giovanissimi.
Personalmente ho un ottimo rapporto con le associazioni, ma noto che i sindacati non sempre si riesce, perché fanno politica. Sui tavoli istituzionali si concordano delle cose e poi sui sociali si dice altro.

Promozione. L’assessorato ha lavorato ad un nuovo brande turistico e nuovo sito. “Importanti risorse sono destinate alla piattaforma social e sponsorizzate anche per quando concerne il turismo estero. E’ stato realizzato un video-promozione utile anche per località del Nord Europa”, prosegue Tribuiani, ” e chi dice che stiamo con le mani in mano, non racconta la realtà. Così come anche gli eventi da implementare (si parla di Carnevale e Albatraz) sono stati concordati sui tavoli turistici”.

 

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