Chieti, destinazione gettoni di presenza: i consiglieri di minoranza chiedono trasparenza e chiarezza
"Pronta una segnalazione a Procura e Corte dei Conti per ripristinare una situazione non più tollerabile"
Chieti. “Adesso Basta!!!!!!!! Tenuto conto della scelta effettuata nel 2020 da tutti i consiglieri comunali, i quali, con rinuncia volontaria, hanno deciso di ridurre l’entità dei propri gettoni di presenza del 7% e in più aggiunto un ulteriore 7%, si sottolinea che tale riduzione era ed è destinata a specifiche attività sociali, come stabilito da delibera n° 28 del 10 Dicembre 2020.
Tuttavia, nonostante numerose interrogazioni consiliari e richieste di accesso agli atti, noi consiglieri di minoranza non abbiamo ricevuto alcuna risposta sulle somme quantificate e sulle modalità di destinazione delle risorse alle attività sociali. Questo grave silenzio contrasta con le risposte fornite, invece, ai consiglieri di maggioranza che con dichiarazioni sottoscritte da sindaco, assessore alle Finanze e dirigente finanziario, hanno insinuato responsabilità del consiglio comunale stesso per la mancanza di tempestiva richiesta di quantificazione delle economie.
In aggiunta, rimane inascoltata la richiesta di accesso agli atti riguardanti gli impegni di spesa e le variazioni di bilancio per gli anni del P.E.G e del DUP, sul capitolo 10060 “Indennità al Sindaco-agli assessori ed ai Consiglieri comunali” degli anni 2021- 2022-2023. La nostra rimane una lettera “morta”. L’amministrazione Ferrara continua a diffondere storielle mediatiche e diversivi, ma i consiglieri di minoranza non intendono più tollerare tale situazione.
Le anomalie riscontrate nell’azione amministrativa del sindaco Ferrara e della sua maggioranza sono molteplici e sono state segnalate anche alle autorità competenti, tra cui prefetto e Corte dei Conti. Questa situazione, caratterizzata da violazioni di disposizioni statutarie e regolamentari, ha generato un diffuso senso di sfiducia nei consiglieri di minoranza, i quali rivendicano il diritto di vigilanza e controllo sulla gestione della cosa pubblica. La funzione dei consiglieri di minoranza consiste, infatti, nel diritto-dovere di partecipare alla vita politico-amministrativa, ma affinché ciò sia possibile gli stessi devono essere messi nelle condizioni di poter espletare il diritto di iniziativa, di vigilanza e di controllo rivolti al rispetto della corrispondenza degli atti che vengono adottati dalla amministrazione locale.
Riteniamo che quanto accaduto leda gravemente i diritti dei consiglieri comunali e comprima il corretto funzionamento della Pubblica Amministrazione. Pertanto, ci impegniamo a inviare una dettagliata segnalazione alla Procura e alla Corte dei Conti nei prossimi giorni, al fine di chiarire eventuali responsabilità sulla inosservanza della volontà consiliare e per il ripristino della trasparenza e dell’efficacia nell’azione amministrativa”. Si legge così in una nota dei consiglieri di minoranza Mario De Lio (UDC), Mario Colantonio, Fabrizio Di Stefano, Liberato Aceto, Emma Letta (Lega), Carla Di Biase, Giuseppe Giampietro, Roberto Miscia (Fratelli d’Italia), Serena Pompilio (Azione Politica), Stefano Costa (Forza Chieti), Giampiero Riccardo (Chieti Viva), Bruno Di Iorio (Di Iorio Sindaco), Damiano Zappone (Forza Italia).