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Pescara

Condannato a 25 anni per traffico internazionale di droga: “Giacomo Passeri farà ricorso”

Pescara. La Farnesina si mobilità per Luigi Giacomo Passeri, il 25enne pescarese arrestato un anno fa in Egitto e condannato pochi giorni fa a 25 anni di carcere.

“Lo scorso 19 agosto ha avuto luogo al Cairo l’udienza di primo grado sul caso Passeri, cui il capo della Cancelleria Consolare dell’Ambasciata d’Italia, accompagnato da un interprete, ha assistito in qualità di osservatore. Lo stesso giorno, l’avvocato ha informato la Sede che il signor Passeri è stato condannato a 25 anni di detenzione (quindi non ergastolo)”, spiega la Farnesina in un comunicato, sottolineando che l’avvocato del giovane “ha comunque già informato l’Ambasciata dell’intenzione di presentare ricorso”.

L’Ambasciata e Farnesina, dunque, sono coordinate per seguire il caso del ragazzo, arrestato – secondo la famiglia – per il possesso di alcuni spinelli e detenuto in condizioni disumane da un anno: “Le Autorità egiziane accusano il Signor Passeri di averlo trovato in possesso di un importante quantitativo di stupefacenti tra cui anche numerosi ovuli, da lui ingeriti, contenenti anch’essi stupefacenti e, per tale motivo, lo hanno condannato per traffico internazionale di droga”, spiega il Ministero degli Esteri in merito alla condanna di Giacomo, “In attesa della pubblicazione del dispositivo della sentenza, il legale ha comunque già informato l’Ambasciata dell’intenzione di presentare ricorso”.

“L’Ambasciata, in stretto coordinamento con la Farnesina, sta continuando a seguire il caso con la massima attenzione, attraverso costanti contatti con il legale del connazionale e ha richiesto alle competenti autorità
egiziane di autorizzare una visita consolare in carcere con la massima urgenza, per prestare ogni
necessaria assistenza”, conclude la nota

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