Pescara. Lunghissima estate per gli Angeli del Mare della Federazione Italiana Salvamento Acquatico, ogni giorno impegnati sulle spiagge di Pescara in operazioni di sicurezza e salvamento.
Ieri, infatti, tre salvataggi sono stati effettuati, quasi in contemporanea, tra Pescara e Francavilla al Mare.
Il bagnino Giulio De Luca, intorno alle 11:00, era in servizio tra gli stabilimenti balneari Lido Azzurro e Sabbia d’Oro di Pescara: “Dalla mia postazione”, spiega, “ho notato due bambini che facevano un movimento insolito, la corrente di risacca li stava trasportando. Il collega del vicino stabilimento ha subito riconosciuto la gravità della situazione e ha deciso di intervenire prontamente. Dopo aver constatato i due bambini in difficoltà nella spiaggia libera situata tra i due stabilimenti, siamo partiti in un’operazione congiunta. Ci siamo tuffati in acqua con i baywatch, e abbiamo raggiunto i due bambini sul luogo dell’emergenza. La collaborazione tra assistenti bagnanti è stata cruciale per gestire la situazione, permettendo un intervento tempestivo e coordinato e riportare i due bambini, sani e salvi a riva”.
Bruno Diomede (in foto), invece, era di servizio presso lo stabilimento balneare Sabbia d’Oro di Pescara: “Poco dopo il primo salvataggio, un altro episodio di emergenza ha richiesto l’intervento immediato e collaborativo dei bagnini confinanti. Ho notato una giovane donna in difficoltà in acqua e il suo ragazzo che cercava di aiutarla. Sono partito con urgenza dalla mia postazione, ho raggiunto la spiaggia libera accanto e mi sono immerso per prestare assistenza. Con il supporto del collega Giulio De Luca e altri bagnini, è stato possibile riportare in sicurezza la giovane donna e il suo compagno”.
Infine, Tommaso Bellafante, “verso le 10:15 presso lo stabilimento balneare Lido delle Rose di Francavilla al mare, durante la mia consueta perlustrazione mattutina, ho notato un uomo di circa 65 anni che sembrava in difficoltà. Immobilizzato da un forte dolore alla schiena e un crampo alla gamba destra, non riusciva a tornare a riva. Così prontamente, ho effettuato un intervento rapido e decisivo per soccorrere il bagnante in pericolo. Mi sono immediatamente avvicinato e, dopo aver valutato la situazione, ho afferrato l’uomo dalla vita e l’ho sollevato verso la riva. Una volta raggiunta la sicurezza della spiaggia, gli ho chiesto se avesse bisogno di ulteriore assistenza”.