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Teramo

Riserva del Borsacchio vive in uno stato di sospensione: l’intervento

La Riserva del Borsacchio, dopo l’approvazione della legge “taglia-riserva” del 29 dicembre 2023, continua a vivere in uno stato di sospensione. A otto mesi da quella data, nulla è stato fatto per correggere l’errore commesso dal Consiglio regionale che ha deciso di ridurre il 98% della superficie della Riserva, portandola da 1.100 a soli 24 ettari.

 

Una decisione assurda e senza giustificazione, presa senza seguire alcuna procedura adeguata, che ha suscitato una forte opposizione popolare da parte di 300 realtà tra associazioni ambientaliste, comitati locali, sindacati, associazioni di categoria e forze politiche. Questa protesta è giunta fino alla stampa nazionale, con la raccolta di circa 32.000 firme per chiedere il ripristino della Riserva e diverse manifestazioni. Gli enti locali, a partire dal Comune di Roseto degli Abruzzi, hanno espresso la loro contrarietà alla riperimetrazione, e la questione è arrivata anche al Governo nazionale che per evitare di impugnare in Corte Costituzionale un legge regionale in aperto contrasto con le norme nazionali ha accettato un missiva del Presidente della Regione Abruzzo in cui si impegnava a seguire un iter corretto sospendendo effetti della legge. Risultato è quanto predetto. Siamo ancora tutti fermi con tempi allungati ancora, dopo quasi vent’anni. Sia chi vuol costruire alberghi, SPA e sia chi vuol salvare Nidi di Tartarughe e Fratini.

In questi otto mesi, l’amore per la Riserva, diventata famosa per la sua “cancellazione di fatto”, ha portato oltre 20.000 persone a visitarla durante la primavera e l’estate. Siamo stati letteralmente sommersi da richieste, con migliaia di studenti, turisti e cittadini abruzzesi provenienti da ogni provincia. Gruppi da tutta Europa, compresi progetti Erasmus, sono giunti e continuano a giungere per ammirare la bellezza unica di questa area naturale. Tutti si chiedono come sia possibile ridurre una riserva così preziosa e unica a quasi nulla.

Purtroppo, nonostante il grande interesse e amore per la Riserva, in questi mesi abbiamo affrontato numerosi episodi di vandalismo e distruzione delle aree destinate alla riproduzione delle specie protette. Situazioni che anche il Presidente Marsilio ha condannato, invitando le autorità a intervenire. Tuttavia, questi episodi continuano e noi volontari ci ritroviamo a lottare da soli per proteggere questo territorio prezioso.

La Giunta regionale, nonostante le promesse, non ha ancora trasmesso al Consiglio regionale una proposta per rivedere la legge “taglia-riserva”. Non c’è stato alcun coinvolgimento delle associazioni o degli enti locali, nessuna audizione davanti alle commissioni consiliari e nessun segnale da parte degli Uffici della Regione, che sembrano del tutto assenti.

Gli atti amministrativi emanati dalla Giunta con l’intento di bloccare possibili speculazioni sono misure temporanee che non possono sostituire una legge regionale e difficilmente reggeranno nel tempo. La Riserva del Borsacchio continua, quindi, a essere sospesa, senza un Piano di Assetto Naturalistico (PAN) approvabile, in quanto fa riferimento al vecchio perimetro di 1.100 ettari.

Come Guide del Borsacchio, siamo pronti a nuove mobilitazioni per difendere la nostra Riserva e chiediamo a tutti i consiglieri regionali di lavorare immediatamente a una nuova proposta di legge che ripristini la perimetrazione originaria di 1.100 ettari, approvi il PAN e nomini un comitato di gestione. Non possiamo permettere che la bellezza e l’unicità del Borsacchio vengano cancellate.

Marco Borgatti Presidente Guide del Borsacchio

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