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Teramo

Alba Adriatica, vicenda gambiano: Siamo Alba “richiama” l’assessora Di Matteo

Alba Adriatica. Il gruppo consiliare Siamo Alba prende posizione, con una nota, sulla vicenda accaduta nei giorni scorsi, durante il mercatino di viale della Vittoria (un gambiano in attesa di espulsione e con disagi ha creato trambusto) e sulla dichiarazioni rilasciate dall’assessora al sociale, Francesca Di Matteo, peraltro presente in quel momento.

 

“Riteniamo che anziché evidenziare il problema alla stampa, l’assessora dovrebbe assumere un ruolo più incisivo nella soluzione della delicata problematica e utilizzare canali istituzionali risolutivi, puntuali ed efficaci e dialogare con gli Enti preposti al fine di prendersi in carico il soggetto, anche indipendentemente dalla volontà dello stesso e/o comunque segnalare, di nuovo, al Prefetto l’urgenza a tutela della salute e della pubblica
incolumità”, si legge in una nota del gruppo consiliare.

L’ultima segnalazione risale a luglio del 2023, con una risposta del sindaco ad una interrogazione consiliare.

“Ricordiamo all’assessora che l’ambito di competenza, a differenza di quella della Sindaca che è chiamata a svolgere determinate funzioni nell’ambito della sicurezza, (cfr. art. 54 del TUEL del medesimo decreto, come modificato nel 2008, che attribuisce un ulteriore e differente potere di ordinanza al sindaco, in qualità di ufficiale del governo, “al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana”) è proprio quello afferente alle politiche sociali tra i cui compiti vi sono quelli di funzionamento e qualità del sistema integrato dei servizi e degli interventi socio-assistenziali e socio-sanitari.

Ovvero – per essere molto chiari – qualsiasi cittadino avrebbe potuto chiamare la pattuglia dei vigili urbani rilevando un pericolo incombente, mentre spetta proprio a lei in qualità di assessore la tutela della salute e della incolumità personale del soggetto scompensato potenzialmente pericoloso per gli altri ma soprattutto per se stesso viste le precarie condizioni psicofisiche. A tale dovere inderogabile alla funzione svolta l’assessore va pubblicamente richiamato nella speranza ormai tramontante di avere buone notizie sul caso a tutti purtroppo già noto.
Fosse che neppure l’assessore creda più nelle proprie capacità risolutorie?

 

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