Alba Adriatica. Salire in sella ad una bicicletta e percorrere la ciclabile sul Vibrata, nel primo tratto inaugurato due anni fa, tra Alba Adriatica e Corropoli, significa essenzialmente dare fiato a tutte una serie di perplessità che erano state palesate in sede di progettazione prima e realizzazione poi.
L’estate ha imboccato il suo rettilineo conclusivo, mentre la vegetazione spontanea presente sul tracciato, al momento, occupa buona parte della carreggiata perchè non tagliata. Ma le criticità sono diverse, come testimoniano anche le foto allegate. Da un ponticello, nella zona si via Ascolana, che rischia di cedere, alla presenza di terra sull’asfalto. A farsi interprete e portavoce di una problematica evidente ai più, è Domenico Di Matteo, presidente del Movimento civico Val Vibrata Monti della Laga.
“A chi spetta occuparsi di tenere in ordine la pista ciclabile? E in che modo? Sono gli interrogativi che pone Di Matteo. “Faccio un appello al presidente dell’Unione dei Comuni, Massimo Vagnoni, di fare in modo che sia assicurata manutenzione e pulizia costante al percorso”. In questi giorni c’è anche un piccolo tratto interrotto per via dei lavori di realizzazione del metanodotto.
Nelle valutazioni di Di Matteo emergono vecchie perplessità, ora diventate realtà con la situazione attuale: dalla scarsa manutenzione e alle criticità che il percorso evidenzia. “Chi opera in quelle zone” prosegue, ” e si parla di agricoltori, hanno diritto di lavorare in sicurezza e quando è stata realizzata la pista, questo aspetto andava tenuto in considerazione”. Altro elemento che torna d’attualità è il collegamento, ancora mancante, tra i percorsi ciclabili della costa con l’imbocco della pista che costeggia il Vibrata.