Alba Adriatica. Corre veloce l’inchiesta per la morte di Pamela Di Lorenzo, la giovane mamma di Alba Adriatica, morta dopo essere colpita da un fulmine sulla spiaggia sud della riviera.
La procura, sulla scorta di un esposto presentato dalla famiglia della barista di 42 anni, ha aperto un’inchiesta sulla morte della donna. O meglio sui soccorsi e su quanto accaduto nei momenti immediatamente successivi alla caduta del fulmine lo scorso 3 di agosto. Celerità dei soccorsi e assenza del defibrillatore nel punto indicato, a poche decine di metri dal luogo dell’incidente, che poi si è trasformato in tragedia.
E nei giorni scorsi, gli uomini della questura (delegati dal pm, Enrica Medori), sono stati in Comune, in due diversi momenti, per ascoltare persone informare sui fatti relativamente al defibrillatore del lungomare che non era stato riposizionato dopo la conclusione dei lavori del primo lotto della riviera. Nello specifico, sono stati ascoltati amministratori e dipendenti informati sui fatti. Va detto che il defibrillatore poi era stato ricollocato qualche giorno dopo l’incidente.