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Teramo

Sant’Egidio, i primi 100 giorni dell’amministrazione Amatucci e le stoccate all’ex vicesindaco

L'amministrazione annuncia anche il ritorno nel 2025 del carnevale

Sayonara Tortoreto

Sant’Egidio alla Vibrata. Primi 100 giorni di amministrazione con un aspetto da mettere in evidenza: con ogni probabilità il Carnevale Santegidiese, una delle peculiarità a queste latitudini, tornerà nel 2025.

 

E questa anticipazione emerge nelle righe di una nota nella quale l’amministrazione comunale di Sant’Egidio alla Vibrata, nel tagliare il simbolico traguardo dei primi 100 giorni, e tracciare un primo bilancio, bacchetta il consigliere comunale di minoranza, Luigino Medori, accusa di fare un’opposizione carica di rabbia e di rancore, “invece di analizzare con serenità i motivi della sconfitta”.

“Invece di elaborare un progetto politico più credibile di quello raffazzonato, confuso e giustamente bocciato dai santegidiesi”, si legge in una nota del gruppo di maggioranza, “il gruppo di  minoranza composto da Luigino Medori e Simona Giovannini cerca disperatamente lacci e lacciuoli burocratici per affondare tutte le innumerevoli azioni amministrative messe in campo dal nuovo sindaco Amatucci con la sua squadra.
Il problema è che così facendo, lo sceriffo (pardon, il consigliere) Medori dimostra ancora una volta nella sua ormai lunghissima esperienza politica, di ambire più a piccolissime rivalse personali, piuttosto che cercare strade e strategie per sostenere ed aiutare il nostro tanto amato paese”.

Gli obiettivi. “L’amministrazione Amatucci”, si legge ancora, “intende continuare a perseguire solo ed esclusivamente il miglioramento delle condizioni della comunità santegidiese, ed ha purtroppo capito che il consigliere rappresenta solo un ostacolo nella ricerca di questo obiettivo, a dispetto di quanto paventato nel corso della prima seduta consiliare dove affermava che avrebbe effettuato un’opposizione tesa a costruire e non a distruggere.
L’amministrazione celebra con orgoglio un’estate santegidiese piena zeppa di eventi bellissimi e partecipati dall’intera cittadinanza. L’aria nel paese è finalmente cambiata, ed è cambiata in meglio. L’importante per noi è fare. E le polemiche (soprattutto quelle rancorose e distruttive) le lasciamo volentieri al Consigliere Medori che nello svolgimento delle sue funzioni pubbliche ha sempre dimostrato di tener conto dell’interesse di pochi e non della collettività”.

Le situazioni ereditate. Nella lunga nota, il gruppo che sostiene l’amministrazione civica sottolinea alcune delle incongruenze del passato sul piano amministrativo. E si parte dai “650.000 euro di risarcimento danni pagati dall’ente comunale a seguito di una causa persa contro una società locale, procedimento questo che poteva benissimo essere evitato se avesse amministrato la cosa pubblica da “buon padre di famiglia”;
Di un accertamento da parte del ministero sulla gestione dei ragazzi che svolgevano il servizio civile, che sebbene abbia accertato delle irregolarità si sarebbe potuto estinguere con delle prescrizioni, l’arroganza dell’amministrazione ha fatto si che gli ispettori ministeriali comminassero la sanzione della sospensione immediata dei ragazzi, con danno notevole per i servizi erogati alla comunità, contestualmente cancellando di fatto il nostro comune per i prossimi 5 anni, dalla possibilità di avere tale servizio. Gli agenti accertatori hanno accertato che l’allora Amministrazione ha posto in essere comportamenti “gravemente lesivi della dignità” dei giovani volontari
Di cause della Giunta Romandini, concluse con spese processuali pagate ancora una volta a carico dei cittadini, paradossalmente parliamo anche di cause nei confronti di familiari di amministratori;
Di mancati introiti derivanti da occupazioni di suolo pubblico concessi a privati a titolo stranamente gratuito;
Di azioni poste in essere (manovre politiche), discutibili per evitare che la nuova Amministrazione potesse riconfermare una Dirigente a scavalco;
Dei 350.000 che sarebbero, dicesi serviti per sanare le criticità di una parte della rimessa dello stabile chiamato Centro Fiera;
Dei 2 milioni di euro sbandierati nella scorsa campagna elettorale, messi a disposizione per il Borgo di Faraone;
Di un paese uscito a pezzi dopo i suoi primi 5 anni di assessore all’urbanistica e dopo i suoi secondi 5 anni da Vicesindaco”.

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