Alba Adriatica, la perizia tecnica suI pioppi anima il consiglio comunale VIDEO
Seduta fiume del consiglio comunale
Alba Adriatica. La mozione della minoranza viene rigettata in toto (anche se qualche elemento nella sua specificità viene accolto, sul piano dialettico), ma a tenere banco nella seduta consiliare, quasi del tutto monopolizzata dal tema delle alberature del nuovo lungomare Marconi, è essenzialmente una perizia.
Letta e illustrata dal capogruppo di maggioranza, Luca Falò, e che in parte spariglia le carte e offre gli spunti per una discussione, anche muscolare, sul destino dei pioppi abbattuti e sul futuro degli altri alberi della riviera, ora che i lavori riprenderanno. Una perizia che evidenzia che non c’erano alternative, detta in soldoni, all’abbattimento dei pioppi ammalorati nella prima parte del lungomare. Con la sostituzione delle specie da eliminare e in parte già eliminate. Oltre tre ore di discussioni, con una sala gremita, che si accende dopo che Massimo Marconi, capogruppo di Siamo Alba, illustra e deposita la mozione che si compone di una serie di punti. Il primo quello di mantenere fede alla relazione originaria: ossia sospendere l’abbattimento degli alberi e sostituzione graduale della vegetazione malata. Insomma non un abbattimento indiscriminato. Con Marconi che ha messo anche le cifre con una “spesa di appena 250mila euro per il verde a fronte di una spesa di 6,2 milioni”.
E poi una serie di modifiche dalla predisposizione di spazi funzionali per i servizi igienici e la possibilità di prevedere in una delle piazzette la carrabilità, anche per compensare la chiusura totale al traffico della rotonda di via Isonzo. Sulla mozione, poi votata e respinta dalla maggioranza, si è accesa un confronto, anche muscolare in alcuni passaggi.
E questo dopo che Luca Falò, capogruppo di Uniamo Alba, ha ricostruito tutti i passaggi della vicenda. E in particolar modo sul contenuto di una perizia tecnica, in realtà sinteticamente presente da mesi, ma nella pratica rimessa solo di recente, da parte dell’agronomo Lorenzo Granchelli, che ha analizzato tutti i pioppi presenti nel primo tratto del lungomare, dalla rotonda di via Isonzo al confine sud della pineta. E nelle prime due relazioni preliminari, nelle quali si parla di alberature da sostituire, e i fatti successivi in avvio dei lavori quando, come ha ricordato Falò, sono emerse apparati radicali compromessi e abbattimento dei primi 8 pioppi. Poi analisi strumentali su altri 15 pioppi a dicembre e poi altri 22.
Relazione tecnica, molto chiara illustrata, da Falò e che però non era agli atti. E soprattutto la prima parte effettuata a ridosso del consiglio comunale dedicato dello scorso mese di dicembre. Da qui si è accesa una discussione, anche sul fatto che solo ora è stata illustrata la relazione di natura tecnica. Che se da un lato legittima la liceità delle operazioni effettuate, dall’altra ha fatto storcere il muso al gruppo di minoranza, che chiedeva di essere a conoscenza del tutto. E su questo aspetto si innesta anche una recente determina dell’Ente, pubblicata solo il 23 settembre scorso, ma che rappresenta poi lo stanziamento di fondi per lavori e analisi effettuate in precedenza. Ciascuno con le proprie posizioni ha lasciato l’aula e lunedì il cantiere si rimetterà in moto in due versanti.