Lettera del mese di ottobre ai giovani dal vescovo Leuzzi
Le parole del vescovo della diocesi di Teramo-Atri
Carissimi e carissime,
da pochi giorni per molti di voi è ripresa la vita scolastica e universitaria. Per chi è impegnato nel mondo del lavoro l’attività lavorativa ha fatto seguito ad un tempo, spero sufficiente, di riposo.
È la prima lettera del nuovo anno pastorale 2024-2025 che ci vedrà impegnati nel Giubileo 2025.
Papa Francesco ha scelto come tema giubilare di riflessione la virtù teologale della speranza.
Un tema che non può non essere condiviso pensando ai tanti momenti di sfiducia e di incertezza presenti nella nostra vita personale e comunitaria.
Esiste una prospettiva nuova per sperimentare la speranza?
Non mancano proposte, talvolta anche accattivanti, ma l’insicurezza prevale. Talvolta anche la violenza.
Io vorrei proporvi una via: quella della conoscenza.
La fatica di conoscere non per sentito dire, ma come frutto dell’impegno di verificare.
Verificare!
Un termine poco diffuso, perché richiede l’impegno di non fermarsi all’informazione, ma cercare di capire.
Essere informati non significa essere preparati.
Anche nella vita di studio, o di crescita professionale, non basta ricevere le informazioni.
All’interrogazione e all’esame bisogna rispondere alle domande su ciò che ci è stato proposto nell’insegnamento.
Prendere un buon voto o fare qualche passo di carriera professionale non è male.
Ma il segreto per essere uomini e donne di speranza è nel trovare il tempo per riflettere, per capire ciò che ci è stato insegnato.
La speranza non appartiene ai robot!
Perché per sperare bisogna essere capaci di essere costruttori.
Chi spera conosce e ha la volontà di avviare percorsi, talvolta lunghi, che promuovono la crescita e lo sviluppo della comunità nella quale siamo inseriti.
Il robot non può fare questo!
Il robot può offrire informazioni. Ma la costruzione è il frutto dell’impegno personale di ciascuno di noi.
Conoscere è la via della speranza!
È il dono della virtù teologale della speranza.
Spera chi conosce e scopre che c’è un futuro da costruire!
È il dono di Gesù risorto che cammina con noi.
Non abbiate paura del futuro!
Apriamo insieme il nostro cuore e la nostra mente al dono della virtù teologale della speranza e insieme costruiremo un mondo migliore!
Non basta lamentarsi!
A voi affido le parole di papa Francesco rivolte ai giovani a Rio de Janeiro nel 2013: “Siamo parte della Chiesa, anzi, diventiamo costruttori della Chiesa e protagonisti della storia. Ragazzi e ragazze, per favore: non mettetevi nella coda della storia. Siate protagonisti”.
Sono parole con le quali desidero augurare a tutti voi una creativa e feconda ripresa.
L’utopia distrugge, la speranza costruisce!
Con la mia benedizione.
Vostro,
+ Lorenzo, Vescovo
Prossimi appuntamenti
Incontro delle comunità scolastiche, universitarie e della comunicazione in preparazione del Giubileo 2025
Mercoledì 16 ottobre ore 20:30
Santuario Santa Maria a Mare – Giulianova