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Cade in bici a Giulianova: bimbo di 8 anni salvato dai medici a Pescara

Pescara. E’ stato eseguito il 27 settembre presso l’Ospedale Santo Spirito di Pescara un delicato intervento salvavita condotto con tecnica mininvasiva endovascolare su di un piccolo paziente di 8 anni.

Il paziente pediatrico è stato trasferito dal presidio ospedaliero di Giulianova con un grave quadro di emorragia interna sopraggiunto in seguito ad un trauma da caduta dalla bicicletta, che si è rivelato foriero di significative lesioni interne che lo hanno esposto ad importante rischio di vita.

Giunto a Pescara in gravi condizioni, il piccolo è stato sottoposto in emergenza con successo ad intervento di embolizzazione endovascolare epatica dall’equipe della Radiologia Interventistica, operazione condotta dal Primario Vincenzo Di Egidio e dal dottor Maurizio Pellegrini, coadiuvati per tutto il tempo dell’intervento dal team multidisciplinare dei reparti di Anestesia, di Rianimazione e di Chirurgia Pediatrica del medesimo nosocomio.

Si è trattato, nello specifico, di una estesa emorragia epatica causata da un quadro di compromissione del fegato che riportava una profonda frattura con rottura della capsula e tranciamento di un’arteria epatica del lobo destro.

L’intervento eseguito, che rientra tra le procedure ad alto rischio e risulta molto delicato per la gravità delle lesioni stesse e per l’elevato livello di compromissione del piccolo paziente, ha permesso di arginare la grave perdita ematica, pur nelle drammatiche condizioni che ne delineavano scarse probabilità di sopravvivenza.

L’operazione, eseguita attraverso un piccolo accesso vascolare arterioso e con l’impiego di sistemi coassiali endovascolari, ha permesso, attraverso la navigazione endovascolare degli operatori, di raggiungere in maniera selettiva i vasi epatici del lobo destro interessati dalle lesioni del giovane Paziente, permettendo ai Radiologi Interventisti il rilascio mirato di elementi embolizzanti nelle sedi di interesse per mettere in sicurezza l’alterazione descritta.

Il piccolo, all’indomani dell’intervento, è stato estubato e l’emorragia, che lo ha messo di fronte al rischio di vita, attualmente è risolta. È stato affidato alle amorevoli e competenti cure prima dell’Unità Operativa di Rianimazione e Terapia Intensiva Postoperatoria e poi della Chirurgia Pediatrica, restando sotto continuo e stretto monitoraggio di tutti gli specialisti della struttura ospedaliera.

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