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Ascensore ancora rotto: disabili “prigionieri in casa” da 20 giorni a Pescara

Pescara. Proseguono i disagi nello stabile adibito ad accogliere famiglie e persone con disabilità, in via Pietro Nenni 5 a Pescara, che dal 17 settembre scorso, dopo la pesante alluvione che ha colpito la città, sono bloccate in casa a causa di una infiltrazione d’acqua che ha danneggiato l’unico ascensore disponibile.

A denunciarlo, ancora una volta, il Movimento 5 Stelle con le parole del capogruppo Paolo Sola: E’ inaccettabile quello che sta accadendo in Via Pietro Nenni per il persistere di una situazione insostenibile in cui oltre dieci famiglie, molte delle quali con persone con disabilità, continuano a vivere una condizione di reclusione e isolamento da oltre 15 giorni. Le rassicurazioni fornite dagli assessori Cremonese e Pignoli a quanto pare si sarebbero rivelate infondate, perché nonostante le promesse di un intervento immediato e di un servizio di trasporto garantito per i residenti con disabilità, i fatti dimostrano il contrario”.

“Molti inquilini – prosegue Sola – hanno infatti contattato il numero telefonico appositamente messo a disposizione dal Comune riscontrando però un’assoluta inefficacia del servizio”. “Ho provato più volte a contattare il numero indicato dal Comune – racconta uno dei residenti, Giovanni Cipollone – tra l’altro affisso su un avviso al piano terra, quindi irraggiungibile per chiunque di noi, e dopo diversi tentativi mi è stato risposto che chi dispone di carrozzine a motore è escluso dal servizio di accompagnamento perché per loro il trasporto è ‘difficile da gestire’. Ho fatto presente che questa reclusione forzata mi è costata già due settimane di terapie per me fondamentali – prosegue il signor Cipollone – e la risposta è stata che ormai mi conviene aspettare la riparazione dell’ascensore e pensare alle prossime terapie. Un atteggiamento spregevole che ci rende veri e propri cittadini di serie B ogni qualvolta c’è un danno all’ascensore, anche se questa volta siamo arrivati davvero allo scandalo”.

M5S e residenti fanno riferimento al fatto che “già in passato pare si sia verificata una situazione del tutto simile, con infiltrazioni provenienti dal tetto del fabbricato che non è stato mai riparato dopo la grandinata del 2019 e, senza vie di fuga presenti nel fabbricato, ogni guasto all’ascensore si trasforma in una detenzione per gli inquilini con disabilità. Questo disservizio è inaccettabile e vergognoso – prosegue Sola – con famiglie che si trovano a dover lottare quotidianamente per vedere garantiti i propri diritti fondamentali. Tra di loro ci sono persone che necessitano di cure mediche, riabilitazione e terapie quotidiane, ma sono state completamente dimenticate dall’amministrazione comunale che, a quanto pare, è sempre buona ad annunciare soluzioni ma molto meno a metterle in pratica”.

“Non è accettabile che, dopo settimane, queste famiglie siano ancora prigioniere nelle loro abitazioni senza l’assistenza promessa – conclude il capogruppo pentastellato – chiediamo con forza che il Comune intervenga concretamente per risolvere non soltanto il problema dell’ascensore, ma anche quello del tetto, per evitare che queste situazioni debbano ripetersi”.

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