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Abruzzo

Nomine in Regione, Marinelli (Pd): il centrodestra litiga da mesi

Durissimo attacco del segretario regionale del PD, Daniele Marinelli, alla giunta Marsilio: “Litigano da mesi sulle nomine nelle società partecipate e sui posti da spartirsi, trattando l’istituzione come una succursale di Poltrone e Sofà.

 

Tagliano le risorse per la sanità pubblica dopo aver “scoperto” – guarda caso appena passate le elezioni – che il debito delle ASL era diventato una voragine. Fanno cassa sul trasporto pubblico locale ma al tempo stesso distribuiscono a pioggia 22 milioni.

Dicono di tenere all’Abruzzo regione verde d’Europa ma – dopo il tentativo di restringere i confini del parco regionale del Velino-Sirente, sventato dalla Corte Costituzionale – hanno ridotto del 98% la riserva naturale del Borsacchio e si oppongono strenuamente a qualsiasi ipotesi di riallargamento.

Danno il via libera alla caccia ai cervi come forma di selecontrollo e rifiutano ogni alternativa che possa salvare la vita degli animali e l’immagine di un territorio. Sono i segnali evidenti del conclamato collasso morale in cui il centrodestra ha sprofondato la Regione Abruzzo. Il Partito Democratico si opporrà con tutti i mezzi previsti dalla giurisdizione alla deriva voluta da questa giunta regionale.

Non assisteremo passivi allo sbando di un’istituzione”. Sulla bocciatura della risoluzione per cancellare l’incremento dei prezzi dei biglietti dei trasporto pubblico interviene anche il segretario regionale dei Giovani Democratici, Saverio Gileno: “La maggioranza di centrodestra è completamente disinteressata ai problemi reali dell’Abruzzo, non ascolta le migliaia di cittadini – in gran parte studentesse, studenti e lavoratori – che ogni giorno scoprono sui bus che i biglietti dei mezzi pubblici sono aumentati di prezzo.

Hanno liquidato la risoluzione dell’opposizione senza battere ciglio, oltretutto senza ascoltare i sindacati, le
associazioni studentesche e dei consumatori, rispondendo anche che è un modo per non stanziare
altri fondi e coprire questa presunta inflazione. Per noi la politica regionale invece dovrebbe coprire
tutti i costi del TPL (già adesso il finanziamento della regione copre soltanto il 76%). Servirebbe
qualche regalia in meno (ricordiamo la vergognosa legge-mancia del dicembre scorso) e tutto il
trasporto pubblico potrebbe essere gratuito”.

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