Sant’Egidio, giornata salute mentale: i progetti per l’inclusione
Il centro di salute mentale attivo con nuove progettualità
Sant’Egidio alla Vibrata. Nella giornata mondiale della salute mentale torna ad essere rilanciato un messaggio importante: diminuire il trattamento di casi in ospedale e potenziare le strutture territoriali.
Ma anche in tema di personale qualificato e di iniziative tese all’inclusione, sotto vari aspetti. E’ stato un momento di riflessione importante quello che è andato in scena stamane, in sala consiliare a Sant’Egidio della Vibrata, in occasione della giornata mondiale dedicata alla salute mentale.
E mentre in Comune ci sono stati incontri, consulenze tematiche, sindaci, amministratori e responsabile del Centro salute mentale di Sant’Egidio alla Vibrata hanno focalizzato l’attenzione su tematiche di stringente attualità. E sulla necessità di seguire un percorso già tracciato e che ora inizia, progressivamente, a produrre riscontri tangibili.
Nell’incontro in sala consiliare erano presenti i sindaci di Sant’Egidio alla Vibrata (Annunzio Amatucci), Ancarano (Pietrangelo Panichi) e Cristina Di Pietro (Civitella del Tronto e presidente dell’Unione dei Comuni della Val Vibrata e il consigliere regionale Emiliano Di Matteo. Tutti, partendo da assunti diversi, hanno ribadito due concetti: la valenza del lavoro svolto quotidianamente dall’equipe guidata dalla direttrice Patricia Giosuè e la necessità, attraverso l’azienda sanitaria, di potenziare il personale e di riflesso le attività.
Le novità. Due progettualità rendono poi in evoluzione il percorso. La creazione di un orto solidale nello spazio del vecchio ospedale di Sant’Egidio, abbattuto negli anni precedenti, esempio quasi unico nel suo genere. E le attività sportive (pallavolo) al palazzetto dello sport di Ancarano nel percorso dell’uso del tempo quotidiano, sempre dedicato ai pazienti in cura al centro di salute mentale.