Caramanico Terme. E’ andata deserta anche la sesta asta per le Terme di Caramanico, sia per il lotto 1, quello relativo allo stabilimento termale, che per il lotto 2, quello del resort La Reserve, e la concessione delle sorgenti termali da parte della Regione Abruzzo resta senza affidatario.
A seguito del susseguirsi dei ribassi i due lotti in vendita hanno ormai raggiunto una base d’asta pari a 5.215.890,36 euro per le Terme e 7.074.088,35 euro per la Reserve (a fronte dei circa 10 milioni originari per la prima e i circa 14 per la seconda).
“Una cifra praticamente dimezzata che tuttavia non ha modificato l’annunciato esito dell’asta”, contesta Antonio Blasioli, vice presidente del consiglio regionale, ” Ma non poteva essere altrimenti considerato che dopo 9 mesi Areacom e Regione Abruzzo non sono neanche riusciti a sottoscrivere la convenzione per lo sfruttamento delle acque”.
“La gara è stata effettivamente assegnata da Areacom il 29 gennaio 2024″, dettaglia Blasioli , tuttavia l’affidamento è stato formalizzato solo 7 mesi dopo, il 27 agosto, a seguito della verifica dei requisiti.
Sono trascorsi altri due mesi circa e la Convenzione non è ancora stata sottoscritta a causa di alcuni errori e carenze, intanto, prosegue inesorabile il depauperamento di patrimonio e
territorio”.
“La soluzione migliore”, ribadisce Blasioli, “è quella prospettata dal gruppo Uniti per Caramanico, contenuta in una mozione presentata in Consiglio comunale e bocciata dalla precedente amministrazione, e cioè che la Regione acquisti i beni e riunisca in una unica concessione beni immobili e sfruttamento delle acque”.