Pescara. La controversia tra Poste Italiane S.p.A e un cittadino pescarese, assistito dagli avvocati Emanuele Dell’Elce e Carlo Padula attraverso la Federconsumatori Abruzzo Aps, si è conclusa con successo per il risparmiatore.
La vicenda riguardava l’investimento del cittadino in 20 quote del fondo comune di investimento immobiliare “Europa Immobiliare N. 1”, per un totale di 50mila euro, ma che fu rimborsato solo in parte, per 24.330,58 euro.
Il Tribunale Civile di Pescara, con sentenza del 12 ottobre 2022, ha stabilito che l’intermediario finanziario, in questo caso Poste Italiane, non aveva rispettato i propri obblighi informativi nei confronti del cliente. Gli intermediari, infatti, devono raccogliere informazioni dettagliate sugli investitori, come la loro esperienza, la situazione finanziaria, gli obiettivi di investimento e la propensione al rischio. Il Tribunale ha ribadito che la semplice consegna del prospetto informativo non è sufficiente per adempiere agli obblighi informativi previsti dalla legge.
La Corte di Appello de L’Aquila, con sentenza del 7 ottobre 2024, ha confermato la decisione del Tribunale, riconoscendo la responsabilità contrattuale di Poste Italiane S.p.A. per non aver agito con diligenza, correttezza e trasparenza, causando un difetto informativo riguardo l’investimento in questione.
In conclusione, il cittadino ha ottenuto un risarcimento pari a 35.071,35 euro, composto dalla differenza tra l’importo originariamente investito e quanto rimborsato, oltre al danno per mancato guadagno, pari a 9.401,93 euro, più interessi dalla data della domanda fino al soddisfo.
“La decisione rappresenta un’importante vittoria per i consumatori e per la Federconsumatori Abruzzo Aps – dice il presidente regionale Francesco Trivelli – e riafferma gli obblighi degli intermediari finanziari nel fornire un’informazione adeguata e trasparente ai loro clienti”.