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Teramo

Giulianova, opere di demolizione: esposto in procura del gruppo Nos-Noi Coltura Politica

Il gruppo consiliare NOS-NOI-COLTURA POLITICA, a fronte delle risposte avute nell’ultima seduta del Consiglio comunale alla sua interrogazione, dopo ampia riflessione, decide di presentare un esposto alla Procura della Repubblica ed eventuale ricorso alla giustizia amministrativa per chiedere l’annullamento di atti che si ritengono illegittimi.

Nell’interrogazione presentata in Consiglio, il gruppo consiliare formulava le seguenti tre domande:

È possibile esibire l’atto di ricezione del progetto definitivo-esecutivo?

È possibile esibire copia della deliberazione della Giunta comunale di approvazione del progetto medesimo?

È possibile esibire l’atto di consegna dei lavori alla Ditta G.A. GROUP s.r.l.?

 

A tali domande venivano date risposte del tutto inconsistenti e sostanzialmente negative. Se ne deduce che tutti i lavori di demolizione svolti all’interno dell’area da parte della ditta appaltatrice vincitrice di una gara d’appalto che persino nel suo procedimento presenta presupposti di dubbia legittimità, sono privi delle necessarie premesse giuridiche. La mancanza di un progetto esecutivo approvato dall’organo comunale competente e di una regolare consegna dei lavori – peraltro, rivelatrice d’inadempienza contrattuale – inibisce l’apertura di qualsivoglia procedimento d’incarico alla Ditta vincitrice della gara per l’esecuzione di opere relative allo studio di fattibilità, unico atto progettuale in esistenza.

A maggiore ragione, come è noto, sono state compiute opere di demolizione in presenza di amianto in assenza di un idoneo piano di sicurezza determinando un pericolo enorme per la salute dei cittadini, peraltro, in prossimità di una struttura scolastica di prima infanzia. La circostanza assume connotati ancora più gravi ed allarmanti se si pensa che l’amministrazione era a conoscenza della presenza di amianto. Nelle “prime indicazioni per la stesura dei piani di sicurezza e coordinamento”, contenute nel progetto di fattibilità tecnico economica presentato al Comune dai progettisti incaricati, si legge, infatti, che dai sopralluoghi effettuati dai progettisti medesimi è emersa la presenza di eternit, “pertanto andranno previste e adottate tutte le specifiche misure per la tutela dei lavoratori e dell’ambiente circostante”. Indicazioni clamorosamente ignorate dall’Amministrazione!

A nulla valgono le notizie riportate oggi sulla stampa secondo cui a giorni sarà consegnato il progetto esecutivo che doveva essere consegnato entro 90 giorni dalla sottoscrizione del contratto di appalto. Le azioni del Comune in assenza del progetto e della consegna dei lavori sono già state compiute in un programma dell’Amministrazione comunale volto, semmai, al perseguimento di altri obiettivi come lo sgombero di quell’area dall’occupazione da parte di un gruppo di giovani anarchici, con evidenza ritenuto prioritario anche rispetto ai profili di legalità.

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