Sono stati avviati ufficialmente i lavori di restauro, riuso e adeguamento sismico dell’ex Collegio femminile Ravasco a Teramo, gravemente danneggiato dai terremoti del 2016 e classificato con esito di agibilità “E”.
La cerimonia di posa della prima pietra ha visto oggi la partecipazione del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio che ha sottolineato l’importanza del progetto per la comunità e il sistema sanitario regionale. Alla cerimonia sono intervenuti anche il direttore generale dell’Asl di Teramo Maurizio Di Giosia, il commissario straordinario per la Ricostruzione Guido Castelli, il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, alla presenza del vescovo Lorenzo Leuzzi.
Il progetto prevede un intervento complessivo di ricostruzione e sostituzione edilizia, con un investimento di 2.675.601 euro e vede coinvolte le imprese Fracassa e Clima Impianti, vincitrici dell’appalto.
L’immobile ospiterà un Centro residenziale di cure palliative per l’assistenza ai malati terminali, un “Hospice”, che non è solo un luogo fisico, ma una filosofia di cura che pone al centro la qualità della vita del paziente nelle fasi finali della sua esistenza.
“Oggi celebriamo non solo la ricostruzione di un edificio simbolico per la città di Teramo – ha commentato il presidente Marsilio – ma anche la realizzazione di un luogo dedicato al sollievo e all’umanità. L’Hospice rappresenta un punto di riferimento per chi affronta le fasi più delicate della vita, e il nostro impegno è stato quello di restituire alla comunità una struttura sicura, moderna e adeguata alle esigenze dei pazienti e delle loro famiglie. Con l’avvio di questo progetto, la Regione Abruzzo conferma il suo impegno nella ricostruzione post-sisma e nella tutela del diritto alla salute, guardando al futuro con infrastrutture moderne e sicure. Un intervento che si inserisce in una operazione più ampia, in un lavoro che stiamo portando avanti nella provincia teramana, dopo una stagione del passato di depauperamento del patrimonio edilizio sanitario”.
Il progetto prevede la realizzazione di una struttura di quattro piani con una superficie complessiva di 889 mq, caratterizzata da un’atmosfera familiare e accogliente, che eviterà l’aspetto impersonale tipico delle istituzioni sanitarie. Saranno realizzate 8 camere di degenza (6 singole e 2 doppie), per un totale di 10 posti letto, oltre a spazi dedicati alle terapie, all’assistenza e al supporto delle famiglie. Particolare attenzione è stata posta nella progettazione degli spazi comuni, come la sala per l’arte e la musicoterapia, e un’area living con punti di ristoro e lettura.