Pescara. Fuori programma del vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Pescara per il G7: questa mattina, infatti, ha fatto visita al liceo Marconi prima dell’inizio dei lavori per la seconda giornata summit sullo Sviluppo.
Un’iniziativa proposta da uno studente alla dirigente scolastica Giovanna Ferrante la quale ha ricevuto l’assenso di Tajani.
Accolto alle 9 da varie autorità, dal corpo docente e da tutti gli studenti, Tajani si è intrattenuto con i ragazzi per spiegare cos’è il G7 e quali sono gli obiettivi che si cercherà di raggiungere in questi giorni.
Un dialogo di 35 minuti con i ragazzi su cooperazione internazionale, solidarietà tra i Paesi, la situazione di Gaza e dell’Africa, pace e futuro. Ad accompagnare Tajani anche il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri, che ha riferito: “Per i ragazzi è stato un bagno di realtà e conoscenza di altissimo valore, uno strumento unico per meglio comprendere le notizie di politica internazionale e i conflitti che stanno affliggendo la nostra quotidianità entrando direttamente nel cuore di quelle dinamiche che li stanno determinando, ma anche comprendendo l’impegno del mondo per raggiungere il traguardo della pace.
Polemico il Pd, con i segretari regionale e provinciale dei Giovani Democratici, Saverio Gileno e
Silvia Sbaraglia che affermano: Non bastava la militarizzazione della città per un G7 di secondo piano, un evento che non ha portato alcun beneficio concreto a Pescara, se non una passerella per esponenti di Forza Italia. Ora
assistiamo a un’ulteriore sfilata, questa volta nelle scuole, con Tajani affiancato dal sindaco Carlo
Masci e dall’onorevole. Nazario Pagano. Un’iniziativa che poco ha a che fare con le vere necessità globali e del nostro territorio, e molto con la visibilità politica”
“Le scuole, come il liceo Marconi, dovrebbero essere luoghi di dibattito, confronto e costruzione di
spirito critico, non l’ennesima occasione per passerelle di un G7 di impalpabile utilità. Le istituzioni
scolastiche devono restare spazi di crescita per gli studenti, libere da ingerenze politiche e
strumentalizzazioni di partito. Chiediamo rispetto per la nostra città e per le sue scuole, che non
devono diventare teatri per operazioni di facciata”, aggiungo i segretari Gd.