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Abruzzo

Abruzzo, legittima la legge dei sottotetti della Regione

La Corte costituzionale, con sentenza n.167 ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell’art. 26, (commi 20, lettera a) e 21) della Legge di stabilità regionale 2024 promossa dal Consiglio dei Ministri, in riferimento all’art. 117, terzo comma, della Costituzione.

 

Le due modifiche in oggetto riguardano le norme sull’attività edilizia nella Regione Abruzzo e in particolare il recupero ai fini residenziali dei sottotetti con l’obiettivo di razionalizzare e contenere il consumo del territorio. Con il primo intervento infatti viene consentito il recupero ai fini residenziali dei sottotetti esistenti alla data del 31.12.2022 previo rilascio del titolo edilizio abitativo. Per quanto riguarda il secondo punto, che interviene sulle Disposizioni per il recupero del patrimonio edilizio esistente, si definiscono vani e locali accessori: i vani e i locali esistenti al 31.12.2022.

“Accogliamo con grande soddisfazione il pronunciamento della Corte Costituzionale – ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri – consapevoli di aver svolto il nostro ruolo sempre nel pieno rispetto dei dettami costituzionali. Anche in questo caso eravamo più che convinti che la bontà del nostro intervento legislativo fosse certificata dal massimo organo di garanzia costituzionale”.

 

Marco Marsilio. E’ legittima la cosiddetta “Legge dei sottotetti”, approvata dalla Regione Abruzzo e inserita nel Bilancio di previsione. La Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il ricorso della Presidenza del Consiglio dei ministri contro la legge di Bilancio 2024 della Regione Abruzzo. Il Governo, rappresentato e difeso dall’Avvocatura generale dello Stato, aveva impugnato l’art. 26, commi 20, lettera a), e 21, ipotizzando che attraverso questo articolo che autorizzava iniziative di recupero del patrimonio edilizio esistente, avrebbe consentito la realizzazione di sottotetti e accessori senza creazione di volume urbanistico. Ipotesi che la sentenza della Corte Costituzionale n. 167, depositata oggi, ha smentito.

“Si conferma il buon lavoro legislativo che la Regione porta avanti. Chi aveva gridato a disposizioni che volevano nascondere una sorta di condono edilizio è stato smentito dai giudici costituzionali che hanno asseverato quanto avevamo portato all’approvazione dell’aula. Un passaggio che consentirà di mettere in regola, riconoscendo i ‘caratteri di temporaneità ed eccezionalità che legittimano la deroga al principio di pianificazione urbanistica’ il recupero ai fini residenziali dei sottotetti esistenti alla data del 31.12.2022 previo rilascio del titolo edilizio abitativo. Ringrazio l’Avvocatura regionale per aver seguito con la massima attenzione i passaggi contestati e aver permesso a molti abruzzesi di poter ora proseguire le diverse pratiche di recupero edilizio ancora in sospeso”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.

 

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