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Teramo

Delfico, Gatti e Mariani a D’Angelo: “In caso di dissequestro gli studenti devono rientrare”

L'esposto di Befacchia e Serpentini dà il via ad altra maxi inchiesta. Domani corteo degli studenti fino al tribunale

I consiglieri regionali Paolo Gatti e Sandro Mariani, di opposte fazioni in Regione, intervengono congiuntamente sulla situazione del Delfico dopo il sequestro.

“Abbiamo letto con grande attenzione le dichiarazioni del presidente della Provincia di Teramo Camillo D’Angelo in merito al futuro del Liceo Delfico e seguiamo con attenzione la richiesta dello stato di emergenza formalizzata nella giornata di ieri dal Comune e dalla Provincia di Teramo.  Chiediamo però che, al di là da quelle che saranno le future scelte in merito allo storico edificio sito in piazza Dante, si proceda con determinazione a produrre tutte le perizie atte a formulare l’istanza di revoca del sequestro della scuola ed a tutelare gli interessi degli studenti, delle loro famiglie, dei commercianti del centro storico e dell’intero territorio teramano affinché siano ridotti al minimo i disagi per una comunità che, in queste settimane, deve fare i conti con gli ovvi disservizi legati allo spostamento di migliaia di ragazzi, alla ricerca di spazi idonei, alle lezioni pomeridiane ed ai conseguenti disagi nel trasporto pubblico scolastico per quanti si spostano dai vari angoli della nostra provincia”.

E ancora: “Pur avendo idee politiche diverse su molti aspetti, in queste situazioni che riguardano gli interessi della nostra collettività riteniamo che la politica, quella con P maiuscola, debba assumere atti di responsabilità verso il proprio territorio; siamo quindi certi che le istituzioni che in questa situazione giocano un ruolo principale sapranno mettere al centro della propria azione amministrativa quei soggetti che stanno subendo i maggiori disagi da questa vicenda trovando le soluzioni più idonee per tutelare i nostri ragazzi e il futuro di una istituzione, il “Delfico” appunto, che tanti anni or sono ci ha visto tra i suoi banchi ed al quale siamo ovviamente legati a doppio filo. A tal proposito, diciamo fin d’ora, e con molta chiarezza, che se l’edificio dovesse tornare libero, nelle more dei lavori di adeguamento già previsti, lo stesso dovrà necessariamente tornare nella piena disponibilità degli studenti e delle scuole; diversamente non si capirebbe il senso delle iniziative tese alla revoca del sequestro. Allo stesso modo, l’appello che condividiamo, rivolto al Presidente della Provincia, è quello, condiviso non solo dal mondo della scuola ma da tutta la città, di evitare in ogni modo lo spostamento degli studenti fuori dal centro, trovando soluzioni alternative che peraltro sembrano essere agevolmente percorribili”.

Dopo l’esposto presentato nei giorni scorsi dai professori Lino Befacchia ed Elso Simone Serpentini, la procura di Teramo ha aperto un fascicolo contro ignoti a firma del procuratore Ettore Picardi per indagare sugli indici di vulnerabilità non solo delle altre scuole della città, ma anche degli edifici pubblici. Una precedente inchiesta aperta anni fa su tale argomento, fu archiviata.

Intanto domani pomeriggio gli studenti del Delfico in corteo con partenza alle ore 16 si recheranno da piazza Martiri fino al tribunale. 

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