Asl Chieti: rischio pesanti tagli per il servizio Cup
Martedì un incontro decisivo in Prefettura
Chieti. Convocazione, in video conferenza, per i rappresentanti di Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti, Uiltucsa, da parte della Prefettura, fissata per martedì 29 ottobre alle ore 11.45.
Al centro della discussione la situazione dei 135 lavoratori impegnati nell’appalto Cup della ASL 2 di Chieti, in stato di agitazione dal 17 ottobre.
Si tratta di un incontro che rappresenta un momento decisivo per il futuro del servizio e dei lavoratori coinvolti.
Lo stato di agitazione è stato proclamato in seguito alla decisione della ASL di tagliare il servizio Cup a partire dal 2 novembre 2024, data nella quale dovrebbe avvenire il passaggio di gestione alla Società Consortile Cup Abruzzo. Questa scelta, motivata dai piani di rientro imposti dalla Regione Abruzzo, comporterà il rischio di licenziamenti che si ripercuoterà, inevitabilmente, sulla qualità dei servizi erogati ed andrà ad acuire il problema già evidente delle liste di attesa.
Questi lavoratori sono impegnati da anni in un servizio importantissimo per il buon funzionamento della Asl perché ricevono ogni giorno i cittadini negli oltre 30 punti Cup sparsi nel territorio provinciale, negli ospedali ma anche nei comuni dell’entroterra teatino, e li aiutano a prenotare le prestazioni sanitarie di competenza della Asl provinciale.
Oltre agli sportelli fisici sono impegnati anche nelle attività di back office e nel call center situato fisicamente nella provincia di Chieti e che offre il medesimo servizio garantito negli sportelli.
Le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali sono avvalorate dalle dichiarazioni della società che subentrerà nell’appalto la quale avrebbe già comunicato informalmente che non ci sarebbero più le condizioni per mantenere l’impegno, sottoscritto a febbraio 2024, di assumere tutto il personale impiegato da anni nelle attività del Cup.
Una decisione inaccettabile che, oltre ai lavoratori, colpirà anche i cittadini che troveranno gli sportelli chiusi sul territorio e avranno più difficoltà anche a contattare il call center.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti, Uiltucs sono fermamente convinti che non è tagliando il personale e la qualità dei servizi che si risolleveranno i problemi di bilancio della Asl 02.
Le organizzazioni sindacali auspicano un confronto costruttivo che faccia sì che tutte le parti si adoperino per una soluzione che salvaguardi l’occupazione ed il livello delle prestazioni, in questo senso si è chiesto anche ufficialmente che si proroghi l’avvio del nuovo appalto.
Nel caso la procedura di conciliazione non dovesse avere un esito positivo saranno inevitabili azioni di protesta e lo sciopero del personale.