Pescara. Rientra l’allarme per l’acqua non potabile in gran parte della provincia di Pescara, dopo il superamento ei livelli per gli enterococchi intestinali rilevato la settimana scorsa.
L’unità Igiene degli Alimenti e della Nutrizione della ASL di Pescara ha provveduto ad effettuare campionamenti di controllo presso la sorgente Vitello d’Oro a Farindola lo scorso giovedì 24 ottobre, dopo il trattamento di pre-clorazione e post-clorazione, e ieri sulla relativa rete di distribuzione dei territori comunali interessati.
Le risultanze delle verifiche effettuate sia alla sorgente che lungo la rete di distribuzione hanno evidenziato il ritorno alla conformità dei parametri microbiologici stabiliti dalla normativa vigente. Inoltre, il 26 ottobre, l’Acsa ha provveduto a ripetere campionamenti sulla sorgente Vitello d’Oro dai quali si evince il rispetto dei criteri microbiologici sia in preclorazione che in post clorazione.
“Alla luce di quanto sopra, considerate le misure intraprese e le risultanze delle verifiche di competenza ACA, visti gli esiti favorevoli dei campionamenti eseguiti dalla ASL di Pescara, ivi compresi gli ultimi pervenuti in data odierna da ARTA, la UOC Igiene degli Alimenti e della Nutrizione ha ritenuto di poter ripristinare l’utilizzo a scopo potabile ed alimentare dell’acqua destinata al consumo umano presso i Comuni di Cappelle Sul Tavo, Loreto Aprutino, Montesilvano, Moscufo, Penne, Pianella, Picciano e Spoltore“, spiega la Asl in una nota odierna.
Eccezion fa il Comune di Collecorvino, dove, invece, si stanno svolgendo ulteriori campionamenti: “In attesa dei risultati, si invita la cittadinanza dello stesso Comune, in via precauzionale, a non utilizzare l’acqua a fini alimentari se non previa bollitura”, conclude la Asl.