Ponte di Castelnuovo, collaudo statico ok: oltre tre milioni per le rampe di accesso
La realizzazione della pista ciclabile sarà oggetto di un successivo lotto funzionale
Svetta sul Vomano con uno skyline che si confonde col cielo. Ieri, il ponte di Castelnuovo, una storia lunga vent’anni, ha avuto l’ok definitivo del collaudo statico dal professor Ezio Siviero, ingegnere, docente universitario fra i massi esperti di questa tipologia di strutture, che ha affiancato l’amministrazione provinciale nella revisione del progetto iniziale.
Il ponte, lungo la direttrice della provinciale 23 fra i Comuni di Castellalto e Cellino, costituirà uno dei principali assi di collegamento dell’area una volta realizzate anche le rampe di accesso per le quali l’amministrazione D’Angelo ha previsto l’accensione di un mutuo di oltre 3 milioni e mezzo di euro.
La realizzazione della pista ciclabile sarà oggetto di un successivo lotto funzionale così come le rampe di accesso.
Anche il vecchio ponte sarà oggetto di lavori con un finanziamento che arriva dal Decreto Ponti; la struttura verrà adeguata e messa in sicurezza anche con il rifacimento delle barriere, e sarà percorribile a senso unico.
“Cambia il volto e la sostanza della vallata, il Ponte, in questo caso non è solo un manufatto di pregevole fattura perfettamente integrato nel paesaggio ma è destinato a migliorare e non poco la dinamica di questo territorio che da una parte gode della presenza di borghi e aree agricole e dall’altra vede una delle aree industriali più importanti della provincia e d’Abruzzo – sottolinea il presidente Camillo D’Angelo che ieri era sul posto con l’impresa e i collaudatori per l’attraversata – con il ponte si fluidifica il traffico pesante a beneficio dell’ambiente e dei residenti e si viene incontro in maniera risolutiva alle necessità delle aziende di avere una rete di collegamento al passo coi tempi. Rimane anche il vecchio ponte, memoria storica e manufatto tutelato: seguirò con particolare cura l’iter amministrativo per chiudere per completare ambedue le opere”.