Sentenza choc sisma: la raccolta fondi avviata dall’Aquila per la vita raggiunge e supera di slancio l’obiettivo in meno di due mesi.
Raccolti i fondi per le spese legali al cui pagamento sono stati condannati i familiari di alcune delle vittime del sisma nella sentenza choc. L’eccedenza, oltre 2.500 euro, saranno devoluti al Reparto di oncologia diretto dal prof. Luciano Mutti del nostro ospedale.
La sentenza della corte d’appello del tribunale dell’Aquila aveva condannato alle spese legali (14mila euro) i familiari di alcune vittime del terremoto. Ma la città e l’intera regione hanno risposto con grande solidarietà all’appello dell’ente aquilano donando con grande generosità la somma necessaria e oltre.
“In meno di due mesi – ha detto Giorgio Paravano, presidente dell'”L’Aquila per la vita”, che ha gestito la raccolta fondi di concerto con i familiari delle vittime – abbiamo raggiunto e superato abbondantemente il nostro obiettivo. Siamo soddisfatti perché abbiamo trovato una città e anche una regione solidale, visto che molte donazioni sono arrivate da fuori provincia”.
Paravano ha inoltre citato tra i donatori “le suore di San Basilio, le Celestine, che sebbene abbiano fatto voto di povertà si sono sentite in dovere fare una donazione. ” Leggere le suore tra i bonifici effettuati – ha concluso Paravano – ci ha commosso, così come la donazione dell’associazione trapiantati di rene. Poi tante cittadine e cittadini dell’Aquila e di fuori regione, un partito politico, un grande sindacato, ordini professionali, l’Aied. Poi tutti i consiglieri comunali hanno devoluto un gettone di presenza. Hanno donato diversi consiglieri regionali e anche il sindaco Biondi e sua moglie”.
Per i parenti delle vittime sono poi intervenuti Sergio Bianchi e Federico Vittorini. Per Bianchi ” I cittadini dell’Aquila reagendo a questa ingiusta sentenza hanno dimostrato che le vittime erano anche figli loro. È stata una scelta di ribellione. Inoltre sono orgoglioso di dare consegnare ai malati oncologici del reparto del San Salvatore la somma in più raccolta”.
Vittorini da par suo ha dichiarato la propria soddisfazione “perché la sentenza ha risvegliato le coscienze della gente a distanza di anni dal terremoto, era questo il significato che volevamo dare alle nostre battaglie. Il risveglio delle coscienze c’è stato a livello di comunità, sono queste le azioni che danno calore, che ti fanno rendere conto che i familiari delle vittime non sono una casta ma parte della comunità”.