Pescara. Le minacce per la gestione del maltempo a Pescara si trasformano in risarcimento e nel finanziamento di attività di promozione della democrazia.
Arrivarono, numerose e pesanti, via social all’indirizzo del sindaco Masci, minacce di morte, condite da offese e insulti. A lanciarle, facendosi forti dietro a uno schermo e a una tastiera, cittadini indignati per le strade e allagate e per la decisione di non chiudere le scuole nonostante il forte maltempo del novembre 2023.
Dalla malcelata minaccia “sindaci, si guardi le spalle” alla più pesante promessa “ti aspetto sotto casa”, fin all’augurio di morte. Masci non si voltò dall’altra parte e procedette con querela.
Ora, come riporta il quotidiano Il Messaggero, da quella querela è scaturito un risarcimento al Comune di Pescara di circa 25mila euro grazie al fondo nazionale per la legalità istituito con decreto interministeriale dell’Interno, dell’Istruzione e merito e dell’Economia. Il fondo è dedicato a enti locali i cui amministratori hanno subito atti intimidatori, direttamente alla propria persona o a familiari, anche mediante danneggiamenti.
Soldi che potranno essere spesi dal Comune per iniziative per la promozione della democrazia locale.