Tortoreto, disagio giovanile e mancanza di spazi. Il caso in consiglio comunale
Interpellanza del consigliere Mauro Di Bonaventura
Tortoreto. Nell’ultima seduta consiliare, il gruppo Tortoreto Più (attraverso il consigliere Mauro Di Bonaventura) ha sollevato un tema importante: il disagio minorile e la mancanza di spazi e iniziative per la fascia d’età 10-18 anni.
“Purtroppo, l’attuale amministrazione ha risposto in modo insoddisfacente, accennando soltanto a un generico impegno con la scuola e i servizi sociali, peraltro già sottodimensionati rispetto alla portata del problema”, si legge in una nota. “Ma su un punto fondamentale – la necessità di creare spazi aggregativi e attività ludico-ricreative – non è stata data alcuna risposta concreta”
Tortoreto è privo di strutture adeguate per i giovani dai 10 ai 18 anni: nessun campo di calcio o basket, nessuno skate park, nessuna biblioteca moderna, né sale polifunzionali dove possano svolgersi attività culturali come mostre, canto, o danza. L’attuale amministrazione non ha in progetto alcuna iniziativa che possa rispondere a questo vuoto. Il risultato? I nostri ragazzi si trovano senza luoghi dove socializzare, esprimersi e sentirsi parte della comunità.
Ricordiamo inoltre che esiste una Consulta Giovanile, ma senza risorse e senza spazi adeguati, anche questa rischia di restare solo un nome senza potere d’azione.
È tempo che l’amministrazione assuma impegni chiari e concreti per creare spazi e opportunità per i giovani di Tortoreto, perché non possiamo più ignorare il loro bisogno di appartenenza e di partecipazione.
L’interpellanza
oggi desidero portare all’attenzione del Consiglio un tema fondamentale e, purtroppo, spesso trascurato: il disagio minorile e l’assenza di spazi e opportunità adeguate per i nostri ragazzi. Tortoreto, la nostra amata comunità, è carente di quei luoghi che potrebbero diventare un rifugio sicuro e accogliente per i giovani, spazi di aggregazione in cui crescere, socializzare e creare una rete di sostegno tra pari.
La situazione è desolante. Non esistono nel nostro Comune centri aggregativi pubblici pensati per i ragazzi dai 10 ai 18 anni, né luoghi in cui possano liberamente sviluppare la propria identità e stringere legami. L’adolescenza è un periodo critico, una fase della vita in cui avere punti di riferimento e il senso di appartenere a una comunità può fare la differenza tra il sentirsi sostenuti o soli. Purtroppo, l’assenza di questi spazi qui a Tortoreto porta molti giovani a cercare altrove un ambiente in cui sentirsi accolti, al punto che molti di loro scelgono di studiare in altri comuni, allontanandosi dal nostro tessuto sociale e perdendo così il legame con la propria comunità d’origine.
Come possiamo definire “casa” un luogo che, per molti ragazzi, non offre loro ciò di cui hanno bisogno? La nostra comunità è carente non solo di luoghi, ma anche di iniziative ludico-ricreative progettate per i giovani. Dobbiamo chiederci: quali attività offre questa amministrazione per coltivare il benessere dei nostri ragazzi? A chi lasciamo la responsabilità di sostenere e promuovere il loro sviluppo?
Tutto è demandato alle associazioni private che, per quanto lodevoli, faticano a rispondere alle esigenze della nostra gioventù. Queste associazioni sono spesso sovraccariche, limitate dalle risorse scarse e impegnate già nella gestione delle proprie attività ordinarie. Si trovano a svolgere un ruolo che dovrebbe essere sostenuto e potenziato dall’amministrazione comunale, soprattutto in un periodo storico in cui il disagio minorile è un fenomeno dilagante e troppo spesso ignorato.
Chiedo a tutti noi di riflettere profondamente su questo tema. Un Comune che non investe nei giovani è un Comune che si priva di futuro, perché non coltiva quel senso di appartenenza e di fiducia che sono alla base di ogni comunità sana e prospera. I nostri ragazzi hanno bisogno di sentirsi parte di Tortoreto. Hanno bisogno di luoghi in cui incontrarsi, esprimersi e trovare supporto. Hanno bisogno di opportunità per crescere all’interno del nostro paese e diventare i cittadini di domani.
È tempo di agire, di smettere di ignorare questa fascia di età e di assumerci la responsabilità di garantire loro un ambiente adeguato. Chiedo a questa amministrazione di prendere sul serio questo appello e di cominciare a progettare, insieme, spazi e attività che possano finalmente rispondere alle necessità dei nostri ragazzi. Tortoreto ha bisogno dei suoi giovani, ma i giovani hanno anche bisogno di Tortoreto. Non lasciamoli soli.