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Storie reali di disabilità. Piergiorgio e la “mia vita nel nuoto”

Martinsicuro. “La mia vita nel nuoto”. Ma non solo, verrebbe da aggiungere. Piergiorgio Tommolini è uno dei pilastri del centro diurno Anffas di Martinsicuro. In pratica lo frequenta dagli albori della struttura di via Venezia ed è una sorta di punto di riferimento per tutti: educatori e ospiti.

 

Piergiorgio va orgoglioso delle sue cose e delle conquiste ottenute. Il nuoto, almeno quello agonistico interrotto per intervento chirurgico necessario per impiantare un pacemaker, ha rappresentato per Piergiorgio una fase di grande inclusione e soddisfazione. Piergiorgio ha ottenuto un argento ai Giochi della Gioventù e ben 145 medaglie, ben 30 ai campionati italiani. E la sua esperienza in piscina, a San Benedetto, dove continua ad allenarsi, ha anche generato la stesura di un libro “La mia vita nel nuoto” dove viene raccontata la storia di Piergiorgio in piscina: tra emozioni, sensazioni e successi.

Tanti interessi. Piergiorgio ha mille interessi e passioni, oltre al nuoto. Le cene con gli amici, le partite della Juve e la grande pazienza con i puzzle e le figurine. Ma anche il teatro e l’esperienza tra gli scout, decisamente molto formativa.

Il lavoro. Piergiorgio, che ha studiato cucina all’istituto alberghiero, e in estate lavora allo chalet la Rosa Blu ha un sogno: quello di lavorare in pasticceria. In passato, nel ristorante di famiglia, ha maturato esperienze importanti, ma la possibilità di poter lavorare sempre, e non solo in estate, rappresenterebbe un aspetto di inclusione ulteriore. E questo rappresenta (anche per la famiglia di Piergiorgio) un elemento fondamentale: “lavorare con quotidianità e costanza appare necessario per far sentire i ragazzi attivi e utili”.

La vita. Piergiorgio, affetto da sindrome di Down, è decisamente molto autonomo, su tanti aspetti e si reca al centro diurno da solo a piedi, ma non solo. Nella quotidianità gira nel quartiere anche per altre commissioni. Una vita vissuta sempre con grande entusiasmo. Manca una cosa, come ripete Piergiorgio, senza imbarazzi: “una fidanzata, ci vorrebbe una fidanzata”. Dopo essersi raccontato, mostrando con grande orgoglio il libro che ha scritto in collaborazione con l’associazione “Il Cavalluccio Marino”, Piergiorgio torna insieme agli amici del centro diurno Anffas, nel quale dispensa sempre consigli e buon umore.

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