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Accoltella la moglie in pizzeria per gelosia: arrestato a Montesilvano

Montesilvano. Tragedia sfiorata a Montesilvano, ieri pomeriggio, dopo che un uomo ha accoltellato la moglie al culmine di una lite.

Erano appena passate le 14 di ieri quando marito e moglie hanno innescato l’ennesimo litigio all’interno di una pizzeria, aperta da poco tempo, di cui sono titolari.

La donna, 48enne straniera residente da molti anni a Pescara, mamma di due figlie di 20 e 9 anni, era vessata da anni dal marito 57enne; ha però subito capito che stavolta la situazione sarebbe potuta precipitare e ha mandato alcuni messaggi alla figlia per allertarla e farle capire che “papà è infuriato”.

La situazione, difatti, è precipitata al punto che la donna è stata chiusa in uno stanzino e il litigio verbale si è trasformato in un tentativo di strangolamento da parte dell’uomo, ma la malcapitata è riuscita a divincolarsi. A quel punto, però, l’uomo ha afferrato un coltello, mentre la 48enne, riuscendo ancora a contenere l’ira del marito, ha nel frattempo impugnato un paio di grosse forbici. L’epilogo, purtroppo, è stato dei peggiori: l’uomo ha, quindi, colpito la moglie all’addome con un fendente.

Compresa la gravità dell’atto compiuto, l’uomo ha esitato e lasciato modo alla moglie di scappare afferrando uno straccio per tamponarsi la ferita sanguinante. Fuggita dal negozio, la donna si è messa a correre in strada, in pieno centro, tra i palazzi del Comune, scuole, e palazzi, sotto shock, trovando rifugio all’interno del vicino Comando della Polizia Municipale di Montesilvano.

Gli agenti si sono mobilitati immediatamente per prestare soccorso alla donna sanguinante e hanno lanciato l’allarme ai Carabinieri che si sono precipitano sul posto, bloccando l’uomo ancora nei pressi del negozio.

Un epilogo triste, purtroppo l’ennesimo di una spirale di violenze domestiche senza fine: all’ospedale la donna  ha raccontato ai Carabinieri la difficile convivenza con l’uomo, fatta di continue minacce, violenze fisiche, privazioni economiche e della propria libertà. Alla base di tutto, da quanto ricostruito, il tarlo della gelosia, un tormento che la donna racconta essere durato anni tanto da rendere la sua esistenza impossibile. Tuttavia, ricattata anche sotto il profilo economico, non avendo altre risorse se non quella dell’attività di famiglia, ha sempre rinunciato a denunciare, subendo le violenze con l’idea di salvaguardare le due figlie.

Per la gravità di quanto accaduto, l’uomo è stato dichiarato in stato di arresto e tradotto presso la casa Circondariale San Donato di Pescara.

Nella circostanza i Carabinieri esortano tutti i soggetti fragili vittime di violenze domestiche di fidarsi e affidarsi ai presidi di legalità presenti ovunque sul territorio. Liberarsi della violenza è possibile, il primo passo è rendersi conto della violenza per poi chiedere il giusto supporto alle forze dell’ordine, ai Centri Anti Violenza, al numero 1522. È importante denunciare gli episodi di violenza, per proteggere fisicamente e psicologicamente sé stesse ed i figli.

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