Chieti. “La telenovela del Distretto Sanitario di Base di Chieti Scalo che ha inizio dal momento della sua chiusura decretata il 18 Novembre 2019 per inadeguatezza strutturale dei suoi locali è giunta al suo epilogo.
Dopo varie proposte, tra cui quella di alcuni locali della stazione ferroviaria di Piazzale Marconi in Chieti Scalo saltata per un vincolo della Soprintendenza BAAS si è arrivati da qualche anno fa alla possibilità di collocare il DBS nell’ ex Asilo Peter Pan, con lavori di adeguamento da porre a carico della ASL mediante l’utilizzo di fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
La chiara intenzione della ASL non è stata mai recepita pienamente dall’attuale Amministrazione Comunale che ha addirittura portato il provvedimento in Consiglio Comunale e contestualmente fu ritirato al momento della votazione dalla stessa maggioranza per evidenziati vizi procedurali in ordine alla titolarità del bene da cedere alla ASL.
Ormai con il Comune entrato nella fase del Dissesto Finanziario con la OSL , che rispettando una sentenza del Consiglio di Stato dovrebbe necessariamente guidare la trattativa per l’acquisto “sanante” , ex art.42-bis, D.P.R. n.327/2001 da parte della ASL e senza del quale sarebbe preclusa la possibilità di avviare lavori con fondi
PNRR volendo utilizzare come contrattazione tra comune ed ASL del comodato d’uso su di un immobile pubblico realizzato da oltre trent’anni su area “accertata” di proprietà altrui(Trafilerie Meridionali).
In tal senso il Direttore Generale della ASL Ing. Thomas Schael, nei giorni scorsi, ha proposto tale tipologia di acquisto ricevendo una risposta negativa da parte dell’Assessore Comunale Fabio Stella che per conto dell’intera Amministrazione preclude a priori la fattibilità della procedura proposta .
Questo accade con la quasi certezza di perdere il finanziamento dei fondi del PNRR con un grave danno per tutta la sanità teatina con una ripercussione sull’assistenza sanitaria dei cittadini.
Una nota di demerito va a chi ha attuato sempre una politica di contrapposizione e demagogia dimenticando che la salute è un bene primario e non ha colore politico.
Dopo attenta riflessione, propongo all’attuale amministrazione a guida della Città che ha sbandierato in campagna elettorale,ormai ben oltre 4 anni fa, la politica del cambiamento ,ma che poi nei fatti ,arrivati all’apice , hanno messo in atto una politica rivolta solo alla tutela di specifici interessi, attribuendo tutte le colpe a chi li ha preceduti.
In tal senso li invitiamo ad assumersi le responsabilità che competono a chi ricopre incarichi istituzionali.
Ma il Gruppo della Lega nel Consiglio Comunale va ben oltre ! Per noi ci sono diverse opzioni percorribili,da attuare con dovuta urgenza , tra queste una particolarmente interessante potrebbe essere la cessione da parte del Comune di Chieti dei locali a piano terra dell’Asilo di Piazza Carafa, di piena proprietà del Comune, idonei per caratteristiche strutturali e per la posizione centrale rispetto alla Comunità di Chieti scalo, ultimati e sismicamente idonei.
Un’altra opzione ugualmente, valida è quella dell’ex asilo sede delle Suore Orsoline di Via Torquato Scaraviglia, con un ampio piano terra
Con tanta buona volontà e capacità amministrativa la soluzione si potrebbe trovare nel pieno centro di Chieti scalo che,per la sua posizione geografica, vicina agli insediamenti pescaresi oltre il Fiume, potrebbe realmente diventare, con il suo Distretto Sanitario di Base un Access Point della Salute, in grado di soddisfare il bisogno di salute di tanti cittadini e di decongestionare il Pronto Soccorso e l’Ospedale di Chieti attualmente in sofferenza in termini di efficienza e produttività.
In tal senso invitiamo il Sindaco e tutta l’Amministrazione Comunale a dialogare e non solo a contrapporsi alla nostra ASL svolgendo un ruolo propositivo e concreto in modo da rispondere in modo significativo alle esigenze sanitarie dell’intera popolazione”. Si legge così in una nota dl gruppo consigliare della Lega al Comune di Chieti composto da Mario Colantonio, Fabrizio Di Stefano, Liberato Aceto ed Emma Letta.