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Andrea, faro contro bullismo e omofobia: “Ora tocca a ciascuno di noi” VIDEO

La storia di Andrea Spezzacatena, ora nelle sale cinematografiche con il film campione di incassi

Come ha raccontato tempo fa, ripercorrere la storia di suo figlio Andrea è ogni volta come aprire e chiudere la sua bara.

Un dolore che non andrà mai via, quello di Teresa Manes, madre di Andrea Spezzacatena, il protagonista della storia che sta spopolando nei cinema italiani “Il ragazzo dai pantaloni rosa”. Andrea aveva solo quindici anni quando si è tolto la vita, impiccandosi con una sciarpa in casa, preso di mira da insulti, umiliazioni e da una pagina Facebook, creata proprio per deridere i suoi pantaloni rosa, frutto di un bucato sbagliato e che Andrea aveva scelto comunque di indossare.

La mamma Teresa scoprirà quella pagina solo dopo la sua morte e questa mattina ha raccontato la storia, mostrando alcuni estratti social, davanti agli studenti di Teramo ospiti nell’auditorium dell’Istituto per Geometri “Forti”. Teresa sarà nel pomeriggio alle 17 anche al cinema Smeraldo, prima della proiezione pomeridiana del film.

La storia di Andrea è diventata un libro e poi un film, manifesti contro bullismo, cyberbullismo e omofobia, per imparare dopo non aver imparato.

E se nel minuto di silenzio per tutte le vittime di bullismo qualche stupida risatina dalla sala, seppur nascosta, si è udita, si capisce che c’è ancora molto da fare.

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