
Il progetto, nel suo genere, è stato decisamente antesignano, almeno in questo spicchio di territorio. E si, perchè la montagna può essere vissuta senza limiti, da tutti. Nel rispetto della natura, ma trovando giovamento dal vivere la natura.
Tra i progetti elaborati, nel corso degli anni, dall’Anffas di Martinsicuro c’è quello che passa sotto il nome HandiNaturaAppennino. La prima iniziativa alla scoperta della montagna, con i ragazzi del centro diurno, è del 2000, a Isola del Gran Sasso. Poi diverse edizioni, tra Farindola e altre località dei Monti della Laga. E che hanno sempre avuto grande risconto. Anche con pubblicazioni sulle riviste di settore. Dopo una breve pausa, la progettualità è ripresa lo scorso anno, a Rocca Santa Maria, al Ceppo. Ma la montagna rappresenta solo una delle attività che animano l’attività dell’Anffas.
In tema di ambiente anche un percorso, con il contributo della Fondazione Tercas e in collaborazione con l’istituto comprensivo alla scoperta della vegetazione del lungomare e con una mostra fotografica.
“In stretta correlazione con quelle che sono le attività del centro diurno”, sottolinea e ribadisce Danila Corsi, presidente di Anffas Martinsicuro, ” qualsiasi esperienza, anche al di fuori del centro, rappresenta un momento di arricchimento e di crescita, sotto tanti punti vi vista”. E sotto questo aspetto il teatro, anche come emerge dai racconti degli stessi ragazzi, ha rappresentato e continua a rappresentare un qualcosa di importante.
“C’è una lunga esperienza teatrale”, racconta Danila Corsi, “iniziata con i burattini e poi proseguita con la recitazione. E sotto questo aspetto i ragazzi hanno scoperto e messo a frutto le loro abilità, con la possibilità di arricchire le capacità espressive, quelle di recitazione. Ma arricchito noi, come famiglie ed educatori, ma anche i ragazzi in tema di autonomia, rispetto dalla persona e la capacità di esprimere, anche attraverso al recitazione, il proprio pensiero”.