Pescara. Proclamare Pescara Città 30, istituendo il limite di velocità in ambito urbano a 30 km/h per la massima estensione del proprio territorio; monitorare i dati sugli incidenti stradali, sull’inquinamento e sulla congestione, utilizzandoli per verificare l’efficacia della misura e pianificare interventi mirati, come l’installazione di autovelox; coinvolgere le figure di mobility manager operanti sul territorio per sostenere la transizione verso la Città 30; trasformare progressivamente le attuali “zone 30” in “zone 20” o “zone residenziali”; ampliare le zone pedonali e verdi.
E’ quanto viene chiesto nell’ordine del giorno depositato ieri al Comune di Pescara dalla consigliera Simona Barba (Avs – Radici in Comune). L’iniziativa è nata sulla scia del dibattito che si è creato dopo la morte di Sofia, la 15enne che a inizio dicembre è stata investita da un’automobile mentre attraversava la strada all’uscita di scuola.
L’obiettivo dell’ordine del giorno è “riportare la priorità alla persona, e non all’auto, stabilendo la giusta visione per il futuro della città e della Nuova Pescara”. Il documento invita inoltre sindaco e Giunta a “potenziare i controlli e le sanzioni per garantire il rispetto delle regole; a tutelare quindi le persone più vulnerabili sulla strada, in particolare i pedoni e i ciclisti, i bambini, le persone over 65”; a prevedere, su alcune strade a grande scorrimento, limiti fino a 50 km/h quando necessario; a realizzare una campagna di comunicazione e informazione che coinvolga cittadini e city user.
“La drammatica perdita di Sofia – si legge nell’ordine del giorno di Barba – deve diventare uno spartiacque per la nostra Città: a tanto dolore va corrisposta una forte azione che deve avere come obiettivo l’eliminazione degli incidenti dovuti al traffico veicolare. La pianificazione urbana relativa alla mobilità deve mettere al centro la persona, nella sua intera sfera che racchiude salute, vivibilità, fruibilità, sicurezza”.