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Teramo

Indennità oraria sospesa a medici 118, Cavallari: “Asl e Regione chiariscano”

Il commento del capogruppo di Abruzzo Insieme

lOCATELLI

Non è caduto nel vuoto l’appello dei due medici del 118 dell’ospedale di Teramo che si sono visti sospendere l’indennità oraria e rischiano di dover restituire quanto finora percepito.

Il primo a raccoglierlo è stato Giovanni Cavallari, capogruppo di Abruzzo Insieme in Consiglio regionale, che ha formulato una richiesta di chiarimenti all’assessore Nicoletta Verì e ai vertici dell’azienda sanitaria teramana.

“È grave”, dichiara il Consigliere Cavallari, “che venga negato a medici impegnati in un servizio delicato come quello del 118 un’indennità aggiuntiva e ancor più grave è che possa essergli chiesto di restituire le somme ottenute negli ultimi anni. Parliamo di operatori sanitari che, viste le condizioni in cui sono costretti tante volte a lavorare, sono dei veri e proprio eroi”.

“Per questo”, continua il capogruppo di Abruzzo Insieme, ”appena ricevuta la notizia ho ritenuto giusto non solo chiedere chiarimenti all’assessore regionale alla Salute e alla Direzione strategica dell’Azienda sanitaria di Teramo, ma anche sensibilizzare l’intero Consiglio regionale”.

La richiesta di chiarimenti, infatti, è stata indirizzata per conoscenza anche al presidente e al vicepresidente della Quinta Commissione che, a questo punto, potrebbero intraprendere ulteriori iniziative. “Spero”, conclude Giovanni Cavallari, “che tutto questo possa essere d’aiuto a risolvere un problema che riguarda tutti i medici convenzionati del 118 che meritano sicuramente maggiore attenzione e rispetto di quello che ricevono”.

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