La Regione Abruzzo ha pubblicato la graduatoria dei progetti di vita indipendente: su 680 domande è stato dato parere positivo soltanto a 101, ovvero appena il 15%.
La cifra messa a disposizione dalla giunta regionale è di soli 850.000 euro, laddove occorrerebbero quasi 6 milioni. È una situazione intollerabile perché lascia indietro 579 persone con disabilità grave, ovvero coloro
che più hanno bisogno e assoluta necessità dell’aiuto pubblico.
La graduatoria si riferisce ai progetti presentati dalle famiglie interessate per garantire la vita indipendente e l’autodeterminazione di persone con disabilità grave attraverso il finanziamento di programmi di assistenza personale autogestita, finalizzati a contrastare l’isolamento e a garantire che la loro vita si svolga all’interno della comunità. I progetti si rivolgono a persone con disabilità grave residenti in Abruzzo e di età superiore a 18 anni.
L’anno scorso il Consiglio regionale integrò lo stanziamento iniziale di 600.000 con 3.900.000 euro,
arrivando a coprire tutte le domande con 4.500.000 euro. Quest’anno siamo a meno di due
settimane dalla fine di dicembre, la graduatoria è stata pubblicata ma di fondi aggiuntivi non si sente parlare, e la cosa ci preoccupa.
“Ci appelliamo alla maggioranza che governa in Regione affinché vengano finanziate tutte le richieste
pervenute, non una di meno”, recita una nota congiunta firmata dal Pd abruzzese.
“È impensabile che, mentre grazie alla “Legge mancia” vengono soddisfatte le domande di numerose
associazioni di stampo ricreativo, non si trovino le risorse per assistere persone con disabilità gravi e fortemente invalidanti. Siamo pronte e pronti a ogni forma di iniziativa e di mobilitazione per
garantire che nessuna persona venga lasciata indietro”.