La comunità scolastica abruzzese si unisce nel cordoglio per la scomparsa di Sandro Santilli, figura di straordinaria rilevanza per il mondo dell’istruzione.
Nato a Campo di Giove 80 anni fa, è scomparso ieri sera, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore di chi lo ha conosciuto e nella comunità educante che tanto ha contribuito a plasmare.
Rigoroso, attento e profondamente legato alle istituzioni, iniziò la sua carriera nel 1964 al Provveditorato agli studi di Chieti come funzionario. Grazie alla sua competenza e dedizione, divenne Provveditore nella metà degli anni ’80, ricoprendo poi lo stesso ruolo a Pescara. Anche dopo il pensionamento nel 2007, Santilli continuò a contribuire al mondo della formazione: fu insegnante di didattica e funzionamento presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, con un incarico conferitogli dal Ministro, e presidente dell’Accademia delle Belle Arti dell’Aquila.
Sandro Santilli era solito dire: “Sono un uomo libero grazie alla Scuola”, e auspicava che la stessa condizione potesse accomunare tutti coloro che fanno parte della comunità scolastica. Questa frase racchiude il suo impegno per un’educazione capace di emancipare e dare dignità a ogni individuo.
Un uomo che ha amato profondamente la conoscenza e la didattica, valori che ha trasmesso ai suoi tre figli: Mariagrazia, Simona e Gianluca. Con il suo sguardo vigile e attento, ha continuato ad osservare e commentare le trasformazioni del sistema scolastico, animato da un amore forte e indissolubile per l’educazione.
La sua scomparsa rappresenta una perdita incolmabile per l’intera comunità educativa, ma il suo esempio e il suo insegnamento continueranno a ispirare generazioni di studenti, docenti e dirigenti.
Alla famiglia Santilli, in questo momento di profondo dolore, giungano le più sentite condoglianze dell’USR Abruzzo.