Presenze sulla Montagna dei Fiori: tutto bene, ma non basta. L’intervento
Il gruppo Uniti per Civitella evidenzia alcuni aspetti
Civitella del Tronto. Il gruppo consiliare Uniti per Civitella analizza e commenta la recente sortita del Cotuge sulle presenze registrate, durante le feste, sulla Montagna dei Fiori.
“Sebbene sia positivo che vi sia stato un afflusso di visitatori, bisogna sottolineare che gli impianti di risalita sono attualmente chiusi e, qualora venissero riaperti, sarebbe tardi perché le vacanze e ferie di Natale sono ormai finite e in queste settimane si sono registrate le presenze apice della stagione invernale”, si legge in una nota.
“Inoltre, la montagna si presenta con una sola struttura ricettiva – un albergo ristorante bar – aperto. Le altre strutture sono fatiscenti, chiuse da anni e non all’altezza delle aspettative turistiche, limitando gravemente l’appeal della zona. Questo riduce notevolmente l’attrattività anche delle persone del luogo che, purtroppo, non possono godere dell’esperienza che ci si aspetterebbe da una località montana e che decidono di fare qualche kilometro in più e di sciare con strutture aperte e funzionali come alla Bolognola, sempre nelle Marche.
Infine, i 12 milioni di euro stanziati per il nuovo impianto di risalita sembrano non essere sufficienti a garantire la realizzazione di un progetto di qualità che possa realmente rilanciare l’area. Mancando anche del ripristino del Rifugio Pizi, strategico se per destagionalizzare l’ offerta turistica. Gli sforzi finora compiuti non sembrano adeguati a superare le difficoltà strutturali e a soddisfare le reali esigenze turistiche e ambientali della Montagna dei Fiori. Il potenziale turistico di questa splendida area montana, a cavallo fra due regioni Abruzzo e Marche e due splendide province Teramo e Ascoli Piceno, merita un intervento più incisivo, pianificato con attenzione e risorse adeguate.
Uniti per Civitella come gruppo di minoranza del Comune di Civitella del Tronto membro del consorzio Cotuge spingerà per garantire una valorizzazione durevole e sostenibile del territorio, rivendicando trasparenza e chiarezza sulle scelte che si dovranno adottare”.
