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Teramo

Tortoreto, scuola e futuro: “Otto anni di vuoto amministrativo”

Critica la posizione sul tema scuola dal gruppo Tortoreto Più

lOCATELLI

Tortoreto. “Otto anni di vuoto amministrativo e mancanza di visione”. E’ tutt’altro che tenero il giudizio espresso dal gruppo consiliare Tortoreto Più (Libera D’Amelio, Martina Del Sasso, Mauro Di Bonaventura) sulla questione legata al polo scolastico.

“L’amministrazione di Piccioni, incapace di elaborare una visione concreta per il futuro della nostra città, continua a operare con la sola logica della manutenzione, peraltro inadeguata: lo dimostrano le condizioni della scuola secondaria che fino a qualche giorno fa era invasa da ponteggi che gridano vergogna”, si legge in una nota.

Interventi. “E’ fondamentale sottolineare che le attività di manutenzione degli edifici scolastici, pur indispensabili a garantire la sicurezza dei nostri figli e la stessa fruibilità dei plessi, risultano particolarmente dispendiose, considerando che si tratta di strutture molto datate. Gli alti costi necessari per evitare un irreparabile ammaloramento gravano sulle risorse comunali, al punto che stiamo spendendo un’enormità di denaro per edifici che, alla luce della decisione del Sindaco Piccioni e della sua amministrazione di allocare la scuola in un altro sito, andrebbero abbattuti (o riqualificati in non si sa che cosa stante il silenzio anche sul punto della maggioranza di Piccioni). Questa situazione dimostra non solo una mancanza di visione ma, anche uno spreco intollerabile di risorse che potrebbero essere investite a vantaggio del nostro territorio”.

Trasparenza e partecipazione. Il gruppo consiliare lamenta il fatto che decisioni così importanti sono prese nelle stanze del palazzo comunale, senza coinvolgimento della popolazione.

“Appare evidente che la scuola non rappresenta una priorità per questa amministrazione”, prosegue la nota.
“I bisogni dei nostri figli, che dovrebbero essere al centro di ogni politica per costruire il futuro della nostra comunità, sono sistematicamente ignorati.

Invece di impegnarsi per garantire spazi adeguati e moderni per la formazione delle nuove generazioni, si preferisce nascondere l’assenza di progettualità dietro proclami a mezzo stampa, privi di sostanza e visione.
Questa inerzia è il simbolo di un’amministrazione che non sa pianificare né rispondere alle reali esigenze della comunità.
Non è più tollerabile continuare a rimandare decisioni cruciali per il bene della collettività”.

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