I tifosi del Notaresco: “Siamo al punto di non ritorno, piazza offesa”
Gli ultras rossoblù contro le parole a fine gara dell'allenatore Evangelisti
Dopo l’intervista post gara contro il Sora che ha scaldato gli animi della piazza e la conferma del tecnico Mattia Evangelisti sulla panchina, i tifosi del Notaresco non ci stanno e lo fanno capire in un comunicato di cui omettiamo le espressioni più colorite.
“In cent’anni di storia e di passione non abbiamo mai assistito ad un oltraggio simile nei confronti della nostra gloriosa piazza e del suo immancabile e incondizionato sostegno verso la mostra maglia. Le dichiarazioni del mister Evangelisti (rilasciate a Tv6; ndg) e il conseguente comunicato tardivo della società che va ad insabbiare le vergognose parole dell’allenatore, rappresentano un punto di non ritorno per tutta la Notaresco calcistica. Ci sentiamo presi per in giro da gente che ha sempre cercato scuse pur di non prendersi le proprie responsabilità”.
E ancora: “Sono anni che cerchiamo di mantenere un equilibrio per il bene della nostra città, talvolta aunhe moderando il nostro essere e il nostro credo, solo per amore di questi colori. È stata la tifoseria l’ultimo alibi per giustificare le recenti dinamiche di una stagione disastrosa, attaccata senza alcun pretesto nonostaute tutto il supporto e i risultati deplorevoli della squadra, conseguenze dirette delle scelte scellerate di una società che sta dimostrando di non essere all’altezza di rappresentare il mostro prestigioso stemma. Ci sembra assurdo ascoltare certe dichiarazioni da parte dell’allenatore (“È difficile giocare davanti a questo pubblico”) e, ancora più assurdo non rilevare alcuna presa di posizione da parte della società a seguito delle stesse, se non a sua difesa. Molti penseranno che è una questione di classifica ma non è così”.
“Questo comunicato rappresenta l’ultima occasione cui interveniamo con tale mezzo per le mancanze di rispetto nei confronti della piazza. Notaresco è da rispettare e da amare. Notaresco calcio è orgoglio, vanto e cultura popolare da secoli”.