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Teramo

Chiude il bar San Matteo a Teramo: interventi necessari all’ex provveditorato

Ordinanza di sgombero attesa a ore

lOCATELLI

Firmata da parte del sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, l’ordinanza di sgombero dell’ala dell’ex provveditorato che ospita anche il bar San Matteo.

Una scelta necessaria dopo l’accelerazione dell’Ufficio speciale per la ricostruzione che, dopo un’attesa a quanto pare inutile, si è rivolto con una segnalazione anche alla procura per sottolineare la necessità di intervento urgente sullo stabile. 

Dall’ordinanza non è invece interessata l’ala che ospita il Laboratorio Arca.

Una volta ricevuta tutta la documentazione dalla Provincia, il sindaco ha firmato lo sfratto.

Il provvedimento della Provincia, a cui ha fatto seguito l’ordinanza del Comune, risulta scaturire da una relazione del progettista strutturale incaricato dall’USR, in qualità di soggetto attuatore dei lavori di riparazione e miglioramento sismico dello stabile che ospita anche i locali del bar, che avrebbe rilevato criticità strutturali.

Da qui la necessità di apposite indagini tecniche e di disporre il rilascio dei locali.

“Per quanto di nostra competenza abbiamo provveduto, sulla scorta del provvedimento della Provincia, ad emanare la relativa ordinanza – spiega il primo cittadino – con cui si prende atto della disposizione di inutilizzabilità del locale stesso e se ne dispone, conseguentemente,  l’interdizione all’uso fino al ripristino delle condizioni di utilizzabilità. Nella stessa ordinanza chiediamo all’USR di procedere subito alle indagini tecniche necessarie, anche al fine del ripristino, nel più  breve tempo possibile, dell’utilizzabilità dei locali da parte dell’attività commerciale, alla quale vanno tutta la nostra vicinanza e sostegno. Questo anche tenuto conto della funzione di pubblico interesse dell’attività commerciale e della necessità di coniugare le attività di ricostruzione con il mantenimento delle attività commerciali, soprattutto nel centro storico. Inoltre credo sia assolutamente necessario tornare a ribadire la necessità di prevedere forme reali ed adeguate di ristoro, da parte del Governo, in favore delle attività commerciali penalizzate dalle attività di ricostruzione”. 

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