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Abruzzo

Sanità pubblica: contratto saltato, serve responsabilità

lOCATELLI

La CISL Funzione Pubblica Abruzzo Molise condanna con fermezza l’interruzione delle trattative per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) della Sanità Pubblica 2022-2024. La decisione irresponsabile di FP CGIL, UIL FPL e Nursing Up, che hanno rifiutato di firmare il contratto, ha tradito la fiducia di circa 17.000 lavoratori in Abruzzo e Molise.

Il contratto avrebbe garantito risultati concreti e immediati:
Aumenti salariali del 7% (oltre 170 euro lordi mensili per 13 mensilità);
Incremento dei fondi contrattuali, con 90 euro annui pro capite;
Rivalutazione delle indennità, inclusa quella del personale di pronto soccorso, che sarebbe salita a~120 euro netti mensili aggiuntivi dal 2025;

Sicurezza sul lavoro, con copertura delle spese legali per chi subisce aggressioni;
Miglioramenti delle condizioni lavorative, come la settimana corta, buoni pasto per lo smart working e tutele specifiche per il personale più anziano escluso dai turni;
Valorizzazione professionale, con il riconoscimento degli OSS senior e l’ampliamento dell’accesso all’area EQ per i laureati.

Parità economica, con adeguamenti per le ostetriche pari a quelli degli infermieri.
Il blocco delle trattative penalizza i lavoratori, che perdono:
Oltre 1.800 euro di arretrati;
Miglioramenti economici e normativi previsti per il 2025, tra cui i fondi aggiuntivi per il personale di pronto soccorso (120 euro mensili dal 2025);
La possibilità di avviare il nuovo CCNL 2025-2027, già finanziato con~1,9 miliardi di euro.
La Legge di Bilancio 2025 aveva stanziato~50 milioni di euro per aumentare le indennità:~35 milioni per il personale del comparto~e~15 milioni per la dirigenza, fondi che avrebbero garantito aumenti concreti già da gennaio. FP CGIL, UIL FPL e Nursing Up, anteponendo sterili polemiche alla tutela dei lavoratori, hanno bloccato tutto.
La CISL FP continua a scegliere il dialogo come strada per difendere i diritti dei lavoratori e ottenere risultati tangibili. È indispensabile riprendere immediatamente le trattative per sbloccare ciò che spetta ai lavoratori, senza ulteriori ritardi o strumentalizzazioni.

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