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Chieti

Chieti, Cittadella Giudiziaria. Marsilio: ‘Mai evitato il confronto, è il sindaco che non mi ha invitato’

lOCATELLI

“Il Comune esca dal suo isolamento e avvii un vero dialogo, senza preconcetti”

L’Aquila. “Non mi sono mai sottratto al confronto, né lo farò in futuro. Lo stesso Sindaco che lamenta il suo mancato coinvolgimento nella scelta del San Camillo e nella trattativa con il Ministero, non più tardi di otto mesi fa convocava riunioni sulla nuova sede del Tribunale alle quali non riteneva utile invitare né la Regione né la Asl. Alla riunione convocata il 10 maggio, venivano chiamati Procura, Tribunale, Ordine forense, Demanio, Provincia e… Legnini (“per conoscenza”). Tutti, tranne il sottoscritto e il DG della Asl. Forse riteneva scomodo confrontarsi alla presenza delle altre parti, magari sperava di ottenere maggiori consensi sulla sua proposta. Invece, anche in quella sede ha dovuto registrare che né il Tribunale, né il Demanio ritenevano percorribile quella soluzione.

Altrettanto è accaduto nel 2021: il Sindaco stesso racconta dei suoi viaggi a Roma per parlare con il Ministero di Grazie e Giustizia e presentare il progetto del Comune. Anche in quella occasione, il Sindaco ha ritenuto inutile la presenza della Regione, forse confidando nel fatto che a Roma in quel momento c’era un governo di cui faceva parte il suo partito. Ciò nonostante, non gli hanno dato retta, e nessuno al Ministero ha considerato fattibile il progetto del Comune, preferendo la soluzione del San Camillo (come d’altronde si è pronunciato anche il Demanio, che ne ha curato la stima di congruità).

Non ho difficoltà ad accogliere l’invito del Sindaco a fare sopralluoghi congiunti e percorrere la strada di un corretto dialogo istituzionale. Naturalmente, questo prevede che non si proceda con forzature e colpi di mano in consiglio comunale, nel tentativo di pregiudicare ogni altra soluzione. E’ chiaro che se domani dovessimo trovarci di fronte al fatto compiuto, a un atto di forza condotto in splendido isolamento, non resterebbe che la strada dei ricorsi e delle carte bollate, quanto meno per tutelare gli interessi e il patrimonio della Asl.

Spero davvero che – finalmente – il Sindaco esca da questa condizione di isolamento, si confronti con la Regione e con tutto il territorio, perché essere “capoluogo” significa anche sapersi porre come punto di riferimento di un intero territorio e non solo di una piccola parte dei suoi concittadini. Da parte nostra, insieme all’Ateneo (che per voce del Magnifico Rettore ha confermato l’interesse a subentrare al Tribunale nell’edificio di P. S. Giustino) e alla Asl siamo pronti a spiegare i tanti vantaggi della cittadella giudiziaria al Sindaco e al consiglio comunale di Chieti, e anche a quelli dei comuni di tutto il circondario (che non possono essere considerati spettatori passivi delle scelte unilaterali di una sola città)”.

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