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Alba Adriatica, auto data alle fiamme per estorsione: arrestati tre fratelli di Martinsicuro VIDEO

Episodio accaduto ad Alba Adriatica: lo scorso settembre

lOCATELLI

Alba Adriatica. Finiscono in manette dopo aver dato fuoco ad una vettura con scopi estorsivi.
I carabinieri della compagnia di Alba Adriatica, diretti dal maggiore Gianluca Ceccagnoli, hanno arrestato tre fratelli di Martinsicuro.

L’indagine, coordinata dalla procura di Teramo, era partita lo scorso 11 settembre quando era stata data alle fiamme una vettura dinanzi ad un pub di Alba Adriatica.
Sin dalle fasi originarie dell’inchiesta, i carabinieri della compagnia di Alba Adriatica appuravano che l’incendio non era stato accidentale, bensì originato dalla mano di qualcuno che, dopo aver cosparso con del liquido infiammabile una ruota del veicolo, veva appiccato il fuoco.

I successivi approfondimenti investigativi, consistiti in indagini tradizionali e intercettazioni (indagine convenzionalmente denominata “Kalò”), svolti sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Teramo, hanno, quindi, consentito agli inquirenti di individuare i presunti responsabili dell’incendio ovvero tre fratelli con precedenti, tutti residenti in Martinsicuro.

Gli inquirenti hanno altresì ricostruito il movente del delitto. Circa un anno prima, infatti, a maggio 2023, il proprietario dell’auto incendiata, fermato con alcuni dosi di hashish e marijuana da una pattuglia dei carabinieri di Alba Adriatica, aveva rivelato ai militari che a cedergli quello stupefacente era stato proprio uno dei tre fratelli. Tale dichiarazione aveva quindi indotto i militari a effettuare delle perquisizioni nelle abitazioni degli stessi, nella circostanza, due di loro venivano tratti in arresto in quanto trovati in possesso di considerevoli quantitativi di cocaina (200 grammi) e hashish (850 grammi). A distanza di qualche mese i due fratelli arrestati (nel frattempo scarcerati), venuti a conoscenza della soffiata della vittima, iniziavano a minacciarlo di gravi ritorsioni se questi non gli avesse consegnato la somma di 10mila euro a titolo di “risarcimento” per il loro arresto. Tale condotta estorsiva, a fronte del diniego della vittima, culminava quindi nell’incendio della sua autovettura.

Lo scorso 28 ottobre, nel corso delle attività d’indagine, i carabinieri hanno altresì arrestato uno dei tre fratelli, trovato in possesso di circa 8 kg di hashish.

Sulla scorta dell’indagine, il gip del tribunale di Teramo, su richiesta della procura, ha emesso tre misure cautelari nei confronti dei tre fratelli per tentata estorsione aggravata e danneggiamento seguito da incendio.

In carcere sono finiti i tre fratelli di etnia rom residenti a Villa Rosa, rispettivamente di 29, 38 e 40 anni, tutti con precedenti, mentre la vittima è un ragazzo italiano.

Due indagati sono stati catturati a Martinsicuro mentre un terzo è stato raggiunto e catturato a Roma. Per loro si sono quindi aperte le porte dei carceri di Teramo e Roma Rebibbia.

 

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