ACCEDI AL CANALE WHATSAPP E RICEVI LE TOP NEWS DEL GIORNO:

ACCEDI AL CANALE
Teramo

Sant’Omero, reparto declassato: il sindaco invita tutti alla mobilitazione

Presa di posizione di Luzii dopo la decisione della Asl per il reparto di ostetricia e ginecologia

lOCATELLI

Sant’Omero. Il declassamento del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Sant’Omero (da Unità operativa complessa a unità semplice) genera una reazione, anche stizzita, da parte del sindaco Andrea Luzii che ha già chiesto la convocazione del comitato ristretto dei sindaci e dell’Unione dei Comuni (in questo caso per il 29 gennaio) per opporsi a questa decisione che ha un effetto pratica: eliminare il primariato a Sant’Omero, che viene sottoposto e diretto da Teramo.

 

“L’ennesimo furto perpetrato ai danni di un ospedale che da sempre è stato un modello per l’intera regione Abruzzo”, sottolinea il sindaco Luzii, “un ridimensionamento che offende un territorio, la Val Vibrata, di oltre ottantamila abitanti che si moltiplicano da maggio a settembre quando arrivano i turisti. Ormai, dopo i tagli continui degli ultimi anni, rimangono due soli primariati, ortopedia e medicina, per cui ai tavoli decisionali dei vari dipartimenti è quasi scomparsa la voce del Val Vibrata”.

Futuri scenari. Il sindaco di Sant’Omero non usa tanti giri di parole e parla di struttura “pronta per essere divorata dalla sanità privata”, con una lenta agonia.
Al punto in cui siamo l’ospedale per resistere e non fare in modo che venga scippato dell’ennesimo reparto ha bisogno della difesa di tutti”.
Il sindaco ha chiesto, sul tema, la convocazione del comitato ristretto dei sindaci e un aiuto ai sindaci dei comuni sedi di ospedali; Giulianova, Atri e Teramo. Oltre alla convocazione di una riunione dei sindaci dell’Unione dei Comuni della Val Vibrata per fare fronte comune.

La moblitazione. “Ci auguriamo che nei tavoli opportuni siano presenti l’assessore regionale D’Annuntiis ed i consiglieri Di Matteo e Pepe”, prosegue il sindaco di Sant’Omero.

Ognuno si assuma la dovuta responsabilità: questa volta faremo in modo che la pubblica opinione abbia ben chiaro le varie posizioni.

Un ulteriore appello, il più importante, a tutti i cittadini, alle associazioni di ogni tipo, ai consiglieri dei Comuni della Val Vibrata ed a tutti coloro che hanno a cuore il nostro ospedale: aiutateci in tutti i modi che credete opportuno, abbiamo bisogno di voi.

Infine una riflessione che mi preme condividere: se la mobilità passiva è grave ed è verso le Marche perché viene ridimensionato di continuo l’ospedale Val Vibrata, baluardo di “frontiera” verso i nosocomi marchigiani?”.

 

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio