Tortoreto, rimossi i dossi stradali nel centro storico: la polemica
Critiche arrivano dalle consigliere D'Amelio e Del Sasso
Tortoreto. Dossi stradali: prima collocati e poi rimossi. Una situazione che l’opposizione al Comune di Tortoreto (le consigliere Libera D’Amelio e Martina Del Sasso), non esitano a definire “Un balletto imbarazzante, che non solo evidenzia un approccio privo di visione, ma riflette in modo plastico lo stato confusionario in cui versa la maggioranza”.
La questione riguarda prima la posa in opera e poi la rimozione dei dossi artificiali in via XXIV Maggio, una strada che conduce verso il centro storico della cittadina.
Operazione che aveva generato delle proteste di alcuni residenti.
“Già in passato avevamo assistito a un primo atto di questa singolare coreografia in via Leonardo Da Vinci”, si legge in una nota. “All’epoca, con un filo di ottimismo, abbiamo sperato che si trattasse di un caso isolato, di un incidente di percorso. Purtroppo, oggi dobbiamo prendere atto che non era un’eccezione, ma un metodo di governo: l’errore reiterato, l’improvvisazione elevata a prassi.
Già in sede di prima installazione avevamo sollevato dubbi fondati sulla sicurezza di tali dispositivi e sulle loro reali conformità alle normative vigenti. Dubbi e perplessità che, come al solito, furono ignorati con ostinata autosufficienza. Oggi, con il tardivo dietrofront dell’amministrazione, la storia ci dà ragione: i dossi non andavano collocati o, quanto meno, avrebbero richiesto uno studio più attento prima di essere disseminati e poi rimossi con altrettanta superficialità.
Ma oltre all’evidente incapacità gestionale, c’è un aspetto ancora più grave: i costi. Tra segnaletica e dossi artificiali, questa amministrazione ha già speso 43.920,00 euro. Una cifra considerevole, che avrebbe dovuto essere impiegata con criterio per interventi realmente efficaci e duraturi, e non per un’imbarazzante operazione di “metti e togli” che lascia i cittadini esterrefatti. Questi dossi non sono comparsi e scomparsi per magia, ma con un esborso di denaro pubblico, con i soldi dei cittadini.
L’affondo politico. Chiediamo al vicesindaco Del Sordo di assumersi le sue responsabilità e di dare conto di questo stato di cose. La gestione delle risorse pubbliche non può essere affidata a scelte improvvisate e prive di logica. I soldi dei cittadini vanno usati cum grano salis, con discernimento e attenzione, non per finanziare tentativi ed errori che si susseguono senza alcuna coerenza.
Al di là della dinamica specifica, ciò che preoccupa è l’assenza di una linea politica coerente, la mancanza di programmazione e la gestione dilettantesca della cosa pubblica. I cittadini hanno il diritto di sapere: quali sono le motivazioni di questa repentina inversione di marcia? Su quali basi si è deciso prima di installare e poi di rimuovere i dossi?
Dal vicesindaco Del Sordo esigiamo risposte chiare, non ulteriori esitazioni. Il governo di una città richiede serietà e competenza, non improvvisazioni estemporanee che trasformano le strade in un campo di prova per esperimenti mal concepiti”.