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Abruzzo

Energia, torna l’incubo dei rincari per le imprese abruzzesi

lOCATELLI

Torna l’incubo caro bollette per imprese e famiglie. Pur non toccando ancora i livelli del 2022, quando il costo finito in bolletta per l’energia elettrica ha raggiunto punte di 0,570 € al kWh, si stanno riscontrando importanti aumenti che potrebbero mettere in ulteriore difficoltà imprese che già stanno riscontrando un calo di commesse.

 

A lanciare l’allarme è Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila che, come hanno fatto altre associazioni territoriali italiane, chiede l’azzeramento degli oneri di sistema.
Per far comprendere l’attuale situazione, Confartigianato fa l’esempio di un’azienda della meccanica con una potenza disponibile di 64 kW: se a gennaio 2021 pagava in bolletta 0,171 €/kWh, nel gennaio 2025 ne paga 0,299. Altro esempio è quello relativo ad un’azienda del settore legno con 56,3 kW di potenza: da 0,221 €/kWh del gennaio 2021 a 0,435 €kWh del gennaio 2025. Più in generale, i costi in bolletta per kWh dal gennaio 2021 al gennaio 2025 registrano un aumento del 70% circa.

Confartigianato Chieti L’Aquila, con la sua Area Energia, attraverso il consorzio Caem, che negozia le forniture per conto di 7000 imprese, fornisce servizi di consulenza a supporto delle imprese, garantendo risparmi consistenti rispetto ad altri gestori. Altra opportunità è quella degli interventi di efficienza energetica: l’ufficio credito dell’associazione è a disposizione per offrire supporto finanziario a tassi di particolare interesse agli associati che intendano effettuare investimenti per l’efficientamento, le rinnovabili e la sostenibilità in generale.
“Stiamo osservando un continuo aumento delle tariffe energetiche e, quindi, dei costi in bolletta, consci che sono dovuti ai crescenti costi della materia prima sia gas che energia elettrica – afferma il presidente di Confartigianato Chieti L’Aquila, Camillo Saraullo – Speravamo che dopo gli aumenti del 2022 si potesse tornare ai valori del 2021, comunque già molto alti rispetto a quelli del 2018, ma dobbiamo prendere atto della realtà dei fatti: in maniera continua, mese su mese, i costi energetici sono aumentati. Stiamo andando verso una china pericolosa per la nostra economia. Una situazione che non può lasciare tranquilli e impone l’avvio di azioni concrete per poter tornare a costi energetici accettabili”.

“Noi stiamo facendo la nostra parte, cercando di supportare le imprese. Ma anche il legislatore dovrebbe operare misure che vanno nella direzione del contenimento dei costi in bolletta. Da qui la nostra proposta, semplice e chiara: l’azzeramento degli oneri di sistema, senza dover aspettare di arrivare a tariffe incontrollabili. É un’operazione già attuata quando i costi sono andati alle stelle nel 2022 e 2023 e che, se riproposta oggi, porterebbe una immediata riduzione di almeno il 20% del costo della bolletta. Praticamente annullerebbe gli aumenti dell’ultimo periodo. Su questi temi – conclude Saraullo – auspichiamo la giusta attenzione anche da parte delle istituzioni”.

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